A tre anni di distanza dall’uscita di Interstellar, il visionario regista Christopher Nolan torna dietro alla macchina da presa con Dunkirk, forse la pellicola più ambiziosa e maestosa della sua celebre filmografia. Abbandonate le tematiche fantascientifiche, Dunkirk porta in scena la guerra nuda e cruda, raccontando la drammatica evacuazione verso la Gran Bretagna di centinaia di migliaia di soldati alleati dalla spiaggia di Dunkerque sotto la minaccia dell’esercito tedesco.
Venerato e criticato al tempo stesso, Christopher Nolan ha segnato, e continua a farlo tutt’ora, una pagina indelebile nella storia del cinema. Dal suo esordio con Following, passando per pellicole del calibro di Memento ed Inception, la trilogia del cavaliere oscuro e molte altre, il cineasta britannico si è contraddistinto per uno stile unico ed inimitabile, ma soprattutto vibrante e che colpisce duro al cuore degli spettatori. Dunkirk è la summa di tutti i suoi studi e si configura come il suo film più profondo e reale nonchè uno dei migliori colossal di guerrai mai portati sul grande schermo.
La trama di Dunkirk è basata sulla nota Operazione Dynamo del 1940, uno degli avvenimenti più significativi della Seconda Guerra Mondiale che contribuì a spostare le sorti del conflitto in favore degli Alleati. Le truppe britanniche e alleate si trovano circondate da un lato dalle forze nemiche, e dall’altra dal mare, con il Canale della Manica come unica via di fuga possibile. Le operazioni di imbarco richiedono più tempo del previsto, e vengono ulteriormente rallentate da un violento bombardamento nemico che getta i soldati nel panico e nella disperazione più totali. Per enfatizzare il realismo della vicenda, Nolan si è servito di aerei, navi da guerra e armamenti originali, oltre alla ferrea decisione di girare il tutto in IMAX ed è proprio in questo formato che il film merita di essere visto per apprezzare al meglio la fotografia ed i suoni roboanti.
Il cast di Dunkirk è composto da veterani del settore (Tom Hardy, Cillian Murphy, Kenneth Branagh, Mark Rylance) e da volti nuovi e giovani come James D’Arcy, Harry Styles, Fionn Whitehead, scelti ppositamente per rappresentare al meglio la freschezza e spensieretezza dei soldati. Il filo conduttore di questa monumentale pellicola è senza ombra di dubbio il tempo, concetto astratto che Nolan manipola a dovere per raccontare la storia attraverso tre prospettive differenti: aria, mare e terra. Ogni ticchettio di una bomba che sta per esplodere, ogni goccia di sudore e tensione, ogni respiro affannoso viene assimilato dallo spettatore che si immedesima sul campo di guerra grazie ad una colonna sonora magistrale di Hans Zimmer, ancora una volta collaboratore del regista britannico. Scontati e difficili i paragoni con l’apoteosi dei war movies ovvero Salvate il soldato Ryan, ma la differenza sostanziale consiste nel messaggio intrinseco del film. Se nel capolavoro di Spielberg ad emergere era la storia personale di un unico individuo, in Dunkirk è il racconto corale a prendere il sopravvento, quello di una massa di soldati intenti a sopravvivere e a rifiutarsi di venir sopraffatti. Ancora una volta, dunque, Nolan regala ai suoi fan e ai suoi detrattori la vera idea di cinema: immagine e sacrificio.
Dunkirk – Recensione
8.5
voto
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