Una sola attrice per tredici ruoli, ovvero Cate Blanchett immersa in tredici differenti storie, ognuna delle quali ispirata ai manifesti senza tempo dei movimenti artistici del XX secolo. Diretto dal videoartista berlinese Julian Rosefeldt Manifesto appartiene al genere “sperimentale” e si pone come un’indagine fotografica, interpretativa ed esplorativa sugli scritti di differenti movimenti letterari e politici. Ogni personaggio uno scenario, ogni scenario una corrente di pensiero celebrata attraverso monologhi e immagini dal volto mutevole di Cate Blanchett. All’appello Futuristi, surrealisti, artisti del network Fluxus, suprematisti, situazionisti e altri gruppi, così come omaggi ai pensieri di singoli architetti, ballerini e registi.
Rosefeldt ha scelto personalmente i manifesti da usare creando i 13 collage tramite i quali Cate espone in una sfida di versatilità l’impatto e la rilevanza sociopolitica che queste correnti hanno avuto nella società. Monologhi che vanno dai Dadaisti alle parole di Jim Jarmusch, passando per la Pop Art e Lars von Trier, ricordando anche Claes Oldernburg, Yvonne Rainer, Kazimir Malevich, André Breton, Sturtevant e Sol LeWitt.
Manifesto ha conquistato lo scorso Sundance Film Festival ed è stato film d’apertura al Biografilm Art di Bologna. È tratto dalla omonima installazione del regista, ed è stato girato in undici giorni a Berlino.
A quanto pare Cate e Rosefeldt si sono incontrati proprio durante una mostra e in maniera molto spontanea, ha dichiarato il regista, è nata l’idea di fare qualcosa insieme.
L’esposizione originale dei tredici manifesti è avvenuta all’ACMI, Australian Centre of the Moving Image di Melbourne, la città natale di Cate Blanchett. Il centro conserva anche il primo premio Oscar vinto dall’attrice, che lo ha voluto donare per la mostra.
Manifesto sarà al cinema per 3 date evento il 23 -24 -25 ottobre, grazie a I Wonder Pictures.
Di seguito il trailer ufficiale:
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