Il premio Oscar Tom Hanks torna a farsi dirigere da Steven Spielberg in The Post, pellicola che racconta la vera storia dietro alla pubblicazione dei “Quaderni del Pentagono”, avvenuta agli inizi degli anni settanta sull’omonimo giornale americano. Accanto a lui troviamo una monumentale Maryl Streep che, ancora una volta, regala al pubblico un’interpretazione da incorniciare ed ammirare.
Se andassimo ad analizzare la vasta filmografia di Spielberg, troveremmo numerose pellicole basate sul passato e sull’importanza storica di ricordare eventi realmente accaduti: Amistad, Salvate il soldato Ryan, Schindler’ List, Lincoln e via discorrendo. Ma il noto regista americano è stato anche artefice di colossali blockbuster come Jurassic Park, il franchise di Indiana Jones, Minority Report, tutte produzioni il cui scopo era quello di intrattenere il pubblico in maniera adreanlinica. Ebbene, The Post rappresenta a nostro avviso il primo caso di film che mescola entrambi i generi, un documentario politico che nelle sapiente mani di Spielberg diventa un thriller che si eleva all’ennesima potenza. Una pellicola che, pur parlando al passato, dimostra di avere un occhio feroce al presente, dominato da scandali e “fake news”.
Girato e montato nell’arco di sette mesi, The Post vanta un mix di attori che affondano i denti in una sceneggiatura impareggiabile, condita da una strepitosa colonna sonora composta dal maestro John Williams, ben noto ai più per il suo lavoro nella saga di Star Wars. Ci troviamo nel 1971 e Katharine Graham (Maryl Streep) è la prima donna alla guida del The Washington Post, in una società dove il potere è di norma maschile, mentre Ben Bradlee (Tom Hanks) è lo scostante e testardo direttore del suo giornale. Nonostante Kay e Ben siano molto diversi, l’indagine che intraprendono e il loro coraggio provocheranno la prima grande scossa nella storia dell’informazione con una fuga di notizie senza precedenti, svelando al mondo intero la massiccia copertura di segreti governativi riguardanti la Guerra in Vietnam durata per decenni. Katharine, infatti, posside tutte le ragioni del mondo per essere cauta, ma ben presto capisce che sia necessario prendere una posizione e combattere il potere per un fine maggiore.
The Post è una pellicola che intrattiene e lascia senza fiato perchè ogni riga di sceneggiatura nitida ed efficiente viene assorbita da attori eccezionali, scelti da Spielberg come il migliore degli allenatori. Accanto ai due strabilianti protagonisti, troviamo un cast corale composto da Bob Odenkirkirk, Carrie Coon, Bradley Whitford, Alison Brie, Jesse Plemons, Sarah Paulson, Tracy Letts, David Cross e Bruce Greenwood. La critica americana ha avuto l’ardore di definire questa produzione una “masterclass” cinematografica da analizzare e rivedere, e noi non potremmo che essere concordi con questa affermazione.
The Post è un film che restituisce vigore agli uomini e donne che quotidianamente combattono per seguire una notizia e portare a galla la verità, anche quando potrebbero benissimo lavarsene le mani ed assecondare i propri interessi. La pellicola uscirà nelle sale italiane il 1 febbraio e si candida ad essere una delle migliori dell’anno appena iniziato perchè, nel 1971 così come ai giorni nostri, Spielberg è riuscito a dimostrare che non ci sia niente di più importante di una stampa libera e corretta. Insomma, un sublime messaggio generazionale da studiare attentamente, rispettare e tramandare ai posteri.
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