Sam Raimi, regista apprezzato soprattutto per la prima trilogia di Spider-Man, torna sul grande schermo con Il Grande e potente OZ, una sorta di prequel per il famosissimo e ormai vecchissimo Mago di OZ del 1939. Ripetere il successo del film originale è un compito davvero arduo e, a conti fatti, praticamente impossibile, ma vedremo se la nuova pellicola di Raimi riesce almeno a non far rimpiangere il capolavoro di Victor Fleming con Judy Garland.
La trama ha come protagonista il famoso mago, interpretato da un ottimo James Franco, e prende luogo nel Kansas durante il 1905. Oscar Diggs lavora come illusionista presso un semplice zoo e cerca di guadagnare per vivere, nonostante la sua più grande aspirazione sia quella di eguagliare Harry Houdini e Thomas Edison. In realtà egli non fa altro che compiere truffe e ingannare il pubblico, e dopo essere stato smascherato, in quanto non in grado di curare una bambina da una malattia alle gambe, e dopo essere stato minacciato, egli è costretto a fuggire su una mongolfiera. Ma non finisce qui, infatti dopo che la sua mongolfiera viene catturata da un ciclone, incredibilmente il finto mago giunge presso il paese di OZ. Qui è presente una profezia, secondo la quale, egli avrebbe salvato e liberato il mondo da una strega malvagia per ottenere in seguito il trono della citta di Smeraldo. Il compito si rivela più complicato del previsto, in quanto il personaggio dovrà affrontare una serie di sfide, aiutato, però, dai vari personaggi che popolano il mondo di Oz.
L’opera assume fin da subito il ruolo di fiaba, forse troppo “bambinesca” ed infantile in alcuni punti, ma comunque incredibilmente immersiva. Per fare questo il regista ha sfruttato effetti speciali a dir poco impressionanti. L’ingresso nel mondo di OZ vi resterà impresso per molto tempo, ma in generale è proprio questo l’aspetto più riuscito dell’intero film. Le scene alternano ambienti coloratissimi, vivi e molto allegri, a paesaggi molto più scuri e cupi. Sotto questo aspetto, riscontrabile anche nelle varie situazioni che i personaggi andranno ad affrontare, l’opera ricorda molto il bellissimo Alice in Wonderland di Tim Burton, anche se, come già detto, questa volta con toni semplici e adatti anche ad un pubblico più giovane. Non mancheranno neanche le risate, grazie anche alle creature, tra tutte la scimmia volante, che popolano il mondo di OZ, estremamente varie ed incredibilmente caratterizzate. Lo stesso non si può dire degli attori, ad un James Franco decisamente convincente e in grado di donare forte carisma e un aspetto ironico, buffo e allo stesso tempo serio per il mago, si contrappongono le tre streghe: una Mila Kunis non in grande forma, Michelle Williams e Rachel Weisz, entrambe sottotono e maggiormente apprezzabili in altre pellicole. Infatti le tre attrici pur mantenendo per tutto il tempo una recitazione coerente e in linea con i personaggi, non offrono personaggi memorabili e sopratutto appaiono in più di una occasione poco credibili e piatte nella recitazione. Bisogna sottolineare anche come la prima parte del film risulti essere molto godibile e come scivoli via senza grandi problemi, immergendo lo spettatore e facendolo divertire, mentre questi aspetti si perdono del tutto verso la fine della pellicola a favore di una ambientazione e di personaggi più tetri.
Concludendo, il Grande e potente OZ è un film divertente e coinvolgente, ma manca di epicità e sopratutto scade e si perde quasi del tutto verso la fine. A deludere è sopratutto il tono fiabesco che permea la pellicola, fattore che potrebbe non essere apprezzato a pieno da alcuni spettatori. Nonostante questo rimane comunque consigliato, grazie all’ambientazione, alla recitazione di James Franco e soprattutto grazie ai meravigliosi effetti speciali.
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