Come rendere l’allegria uno slogan di successo che dia speranza ad un popolo, lo faccia riemergere da un silenzio autoritario e lo spinga a trovare la giusta dose di fede in se stesso per combattere 15 anni di dittatura? ….basta un idea ed un jingle.
Opera del pluripremiato Pablo Larrain, No-i giorni dell’arcobaleno narra le vicende storiche del popolo Cileno a cavallo del referendum indetto dallo stesso Pinochet dopo le pressioni internazionali riguardo il suo regime. Una “scelta democratica” in cui un popolo afflitto dalla tirannia di un lungo gioco di potere, avrebbe deciso se tenere saldi i propri piedi sul terreno sterile di un dittatura oppure andare avanti, rinascere e avere coscienza di tornare ad alzare la testa e dire a gran voce NO!
Il film si presenta per la prima ora come un enorme brainstorming in cui valutazioni oggettive e soggettive vengono continuamente messe in discussione anche dai membri stessi del partito oppositore al regime.
Contrasti interni, rivendicazioni e intuizioni geniali mantengono un’elevato ritmo narrativo che non stanca, anzi, ci rende parte integrante, stimolandoci nella costruzione creativa e rivoluzionaria degli slogan televisivi dell’epoca.
Il metodo di ripresa analogico scelto dal regista come linguaggio, ci prende per mano e ci conduce tra i vicoli e le strade di un popolo saturo, desideroso di cambiamento e ci immerge in un incredibile empatia coinvolgente che, grazie appunto a questa scelta “coraggiosa” di messa in quadro, nonostante la consapevolezza storica dello scrutinio finale, ci fa vivere minuto per minuto tutti gli attimi di quella attesa che avrebbe radicalmente segnato l’epoca del popolo Cileno, in un crescendo emotivo da thriller ad alta tensione.
Di fatto la pellicola altro non è che un meraviglioso giallo politico, o una spy story se vogliamo, ma vera, fatta di personaggi reali come René Saavedra creatore dell’intero viral marketing sulla propaganda di opposizione e protagonista assoluto dell’opera tratta dal racconto di Antonio Skarmet (El plebiscito) il cui volto in scena è prestato dall’ormai celebre bandiera latina Gael Garcìa Bernal, noto per la sue incredibili identificazioni a 360 gradi con i personaggi (i diari della motocicletta), che sembra appunto, anche in questa pellicola, entrare in piena simbiosi con il periodo e gli stati d’animo del personaggio facendo trapelare dagli sguardi intensi ed il suo modo di parlare quasi sempre sottovoce, il timore e la paura costante di poter essere perseguito dagli uomini del regime.
La trasposizione cinematografica di questi eventi ci mostra come il geniale creatore di campagne pubblicitarie cileno, si contrapponga alla scelta dei propri fratelli di voler mostrare nei 15 minuti di propaganda televisiva notturna a loro disposizione, l’archivio cruento delle opere totalitarie del regime di Pinochet e lo fa esclamando due sole parole “Non vende”.
Consapevole sulla propria pelle della coscienza di un popolo stanco di vedere anche nell’intimità delle proprie mura domestiche quella realtà fatta di morte e soprusi, va contro l’opinione dei partiti che lo hanno ingaggiato e riempie di colore tutta la campagna politica, quasi fosse uno spot americano su una bibita rinfrescante e lo contorna con un jingle orecchiabile che, plasmandosi uniformemente allo stato d’animo nazionale, ne diventa involontariamente l’inno.
Un’opera che non mostra sbavature evidenti, retta da una regia che conserva lo spirito evocativo degli anni 80 e dalle interpretazioni dei personaggi che non lasciano trapelare alcun inganno.
Una corsa contro il tempo ad alto impatto che rischia di essere uno dei migliori film stranieri in distribuzione quest’anno.
Puoi in soli 15 minuti dare speranza ad una nazione? La storia ci risponde SI!
Scheda film
Titolo originale: NO
Nazione: Cile
Anno: 2012
Genere: Drammatico
Durata: 118′
Regia: Pablo Lerrain
Cast: Gael Garcia Bernal, Alfredo Castro, Luis Gnecco
Produzione: Fabula, Canana Films
Uscita: 09/05/2013
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