Dal regista di Pietà e di Ferro 3 Kim Ki-duk, premiato col Leone d’Argento alla Mostra di Venezia 2004, torna in sala con Il Prigioniero Coreano (Geumul). Storia drammatica di un Paese diviso in due e di un uomo accusato di essere una spia. Presentato alla 73esima Mostra di Venezia (2016) nella sezione Cinema nel giardino, Il Prigioniero Coreano arriva al cinema il 12 aprile grazie a TuckerFilm. Con Ryoo Seung-bum, Lee Won-gun, Kim Young-min, Choi Guy-hwa.
Di seguito il trailer e la sinossi ufficiali:
«Fai attenzione: oggi la corrente va verso Sud», lo avvisa una sentinella, ma a fare attenzione, a farne sempre molta, il pescatore Nam Chul-woo ci è abituato. Del resto, non puoi permetterti distrazioni quando abiti in un villaggio della Corea del Nord e ti muovi ogni giorno sulla linea di confine. Confine d’acqua, nel caso di Nam, ed è proprio l’acqua a tradirlo: una delle reti, infatti, si aggroviglia attorno all’elica della sua piccola barca, il motore si blocca e la corrente che «va verso Sud» trascina lentamente il povero Nam in zona nemica… Riuscirà il prigioniero, dopo pressanti interrogatori, a convincere le forze di sicurezza sudcoreane di non essere una spia? Ma soprattutto: riuscirà Nam, dopo il proprio faticoso rilascio, a convincere il potere nordcoreano della propria integrità? È rimasto ancora quello che era, cioè un bravo cittadino devoto, o l’infezione del capitalismo («Più forte è la luce, più grande è l’ombra») lo ha contaminato per sempre?
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