Escobar. Ovvero un film crudo, ruvido. Duro. Ma anche terribilmente, pericolosamente empatico: da sempre l’oscurità lambisce l’uomo. Dall’alba dei tempi. Esistono uomini che sconsideratamente abbracciano il buio dopo esserne rimasti soggiogati. Questi uomini decidono le nostre vite versando sangue nelle strade. E, proprio come Escobar, drammaticamente, occupano le nostre esistenze, le nostre case, abitando le nostre anime in segreto. Sporcandosi e sporcandoci con la loro sete di potere che ben presto diviene sete di vendetta per i “torti” subiti per mano di altri uomini devoti al male.
Escobar – Il fascino del male è la storia (vera) di uno di questo uomini. Uno dei tanti. Uno di quelli che ha rivelato il suo volto. Le sue intenzioni. E tutta la sua cattiveria. Escobar – Il fascino del male è il ritratto macabro e pieno di morte di una pagina angosciante e sanguinosa della storia mondiale che niente e nessuno cancellerà. Un cast eccezionale in cui spiccano le stelle di Javier Bardem e Penelope Cruz, qui decisamente in odore di secondo Oscar. Un grande plauso va anche al regista qui anche sceneggiatore. Notorious Pictures porta in Italia uno dei lungometraggi più drammaticamente e storicamente interessanti da anni a questa parte: uno spaccato di umanità piena di violenza, sangue e dolore che impatterà contro le vostre vite. E le cambierà, sconvolgendole e rendendovi coscienti di una terribile china che l’umanità tutta finge di non vedere, in meglio.
Presentato fuori concorso, alla 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
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