Oggi facciamo gli auguri all’attore britannico più amato da tutti per il suo incredibile fascino e la professionale bravura che lo ha accompagnato in ogni sua pellicola.
Di recente ha annunciato la sua uscita di scena, ma speriamo vivamente non faccia sul serio. Lo ha fatto anche tra il 1997 e il 2002 quando si ritirò per trasferirsi a Firenze e diventare apprendista calzolaio.
Nato a Londra nel 1957 è figlio di un poeta irlandese e un’attrice inglese.
Nel 1993 ottiene la doppia cittadinanza, inglese e britannica.
Dal 1989 al 1995 ha vissuto con l’attrice francese Isabelle Adjani da cui ebbe un figlio.
Dal 1996 è sposato con Rebecca Miller conosciuta sul set de La seduzione del male, da cui ha avuto 2 figli.
Dal 2014 è Baronetto di sua maestà.
E’ famoso per essere uno degli attori più selettivi nella scelta dei ruoli, tra i più importanti rifiutati c’è quello di Aragorn ne Il signore degli Anelli.
E’ l’unico attore ad aver vinto l’Oscar per 3 volte nella stessa categoria, quella di Miglior attore: nel 1990 per Il mio piede sinistro, nel 2008 per Il petroliere e nel 2013 per Lincoln.
Ha vinto anche 2 Golden Globe: uno nel 2008 per Il petroliere, e uno nel 2013 per Lincoln.
4 sono i BAFTA vinti: 1990 per Il mio piede sinistro, nel 2004 per Gangs of New York, 2008 per Il petroliere, 2013 per Lincoln.
Inoltre è noto per la sua totale devozione al ruolo che gli viene dato, prepara il personaggio per mesi senza abbandonarlo mai, nemmeno fuori dal set. Durante le riprese de Il mio piede sinistro ha utilizzato una sedie a rotelle per tutta la durata delle riprese e si è danneggiato 2 costole. Per The Boxer si è allenato tanto da diventare così abile da poterlo fare come professionista. Sul set di Lincoln ha chiesto di essere chiamato sempre “Mr President”. Per L’ultimo dei Mohicani, molti mesi prima delle riprese ha vissuto nella natura selvaggia servendosi solo di caccia e pesca, come il personaggio che avrebbe dovuto interpretare.
A proposito del recitare ha affermato: “c’è la mia vita e ci sono le altre, quelle che prendo in prestito ogni volta che interpreto un film, e che finiscono per diventare altrettanto reali come la mia. Il problema è che devo imparare a dare priorità alla mia vita, invece che a quella dei miei personaggi”.
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