Il Giffoni Film Festival ospita l’anteprima nazionale di Ant-man and the Wasp, nei cinema dal 14 agosto. Presenti Paul Rudd ed Evangeline Lilly, sul grande schermo l’uomo-formica e la donna-vespa. L’attore, già beniamino di commedie romantiche come Ragazze a Beverly Hills e Molto incinta, arriva nella Multimedia Valley con un luccichio d’emozione negli occhi: “Ho sentito parlare per anni di questa manifestazione – racconta, commosso – e so che ti cambia la vita. Mi auguro che capiti anche a noi, come succede ai ragazzi della giuria”. Gli fa eco la collega, paladina tv con Lost ed etereo elfo della saga de Lo Hobbit: “Quello che mi colpisce di Giffoni è la sua storia. Mi ha incantato sapere che un ragazzo appena diciottenne abbia portato i film nel suo paese per farli conoscere a bambini che non erano mai entrati in un cinema” dice affascinata, riferendosi al direttore Claudio Gubitosi. Sorridente e solare, questa coppia a dir poco fuori dal comune ha persino scambiato con i giornalisti qualche parola e saluto in italiano, prima di lanciare un messaggio forte sulle pari opportunità: “Spero – ha detto Rudd – che la parità di diritti non sia solo un fenomeno di moda ma che porti un cambiamento, e non solo a Hollywood”.
L’ingresso in sala Truffault è stato accompagnato da un tale boato che i due attori si sono fermati ad abbracciare, battere il cinque e salutare moltissimi giurati prima di salire sul palco. Prima ancora del video di benvenuto, l’attrice ha preso la parola con enorme entusiasmo: “Sono piacevolmente colpita da quante giovani donne ci sono in questa giuria, che meraviglia!”. Subito dopo fa i complimenti ad un ragazzo della delegazione del Qatar per l’accento con cui pronuncia il suo nome per poi parlare in russo con un altro giurato prima di rispondere alle domande. Con dolcezza s’informa di tutte le provenienze geografiche e alla fine ringrazia e saluta, con grande trasporto: “Abbiamo girato tutto il mondo per promuovere il film ma nessun professionista o giornalista ci ha chiesto delle cose anche solo lontanamente perspicaci e profonde come voi”. Paul Rudd annuisce, soddisfatto: “Quest’accoglienza a Giffoni ha superato anche le nostre più rosee aspettative”.
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