Trenta giovani menti, trenta storie, trenta talenti da intrecciare, gestire e da far crescere. Trentuno se si considera anche Pepper, il piccolo giurato robot che si andrà ad unire ai suoi compagni in carne ed ossa. È iniziata ufficialmente con il Welcome Day la nuova esperienza dei ragazzi del Dream Team, la community di talenti selezionati da Giffoni Innovation Hub per la quarta edizione di Next Generation.
A dare loro il benvenuto è stato Carmine Russo, ex componente del Dream Team e ora project manager, che ha presentato gli interventi di Jacopo Gubitosi, strategist manager del Giffoni Experience, Luca Tesauro, Orazio Maria Di Martino ed Antonino Muro, rispettivamente Ceo, Coo e Account Manager di Giffoni Innovation Hub e Valentino Magliaro, ex dreamer e attuale tutor. In chiusura, sono stati Pasquale Nocera e Grazia Zero, due attuali dreamers ma già partecipanti anche gli scorsi anni.
“Nel 1982 il regista francese Francois Truffaut disse una frase che viene ripetuta spesso – ha esordito Luca Tesauro – Di tutti i festival, quello di Giffoni è quello più necessario. Sono qui da 15 anni, e ho capito che Giffoni è una piattaforma di opportunità. Farete amicizia e alla fine piangerete perché non vorrete più lasciarvi. Incontrerete manager di brand, ministri e ambasciatori che da tutto il mondo vengono a Giffoni, un piccolo paese del Sud Italia. Assorbitene le energie ed in bocca al lupo a tutti!”.
“Ricordo quando iniziammo ben 5 anni fa – racconta Orazio Maria Di Martino, Coo dell’Hub – Ci preoccupavamo dei requisiti che i ragazzi avrebbero dovuto possedere per arrivare a far parte di questa squadra. In realtà il tutto si è autodefinito negli anni e oggi siamo una community di oltre 200 persone. Alcuni di voi sono già stati qui l’anno scorso, altri sono nuovi ma cercheremo di farvi sentire tutti a casa. Vi divertirete tanto, ma pretenderemo lavoriate altrettanto duramente e che rispettiate gli obiettivi e gli output che ci siamo prefissi”.
“Il vero valore di Giffoni è quello che si genera all’interno dell’aula – afferma invece Antonino Muro, Account Manager dell’Hub – Chi da Milano entra in contatto con il ragazzo di Giffoni o del Messico. Avremo modo di conoscerci tutti e di generare energie utili per il vostro ed il nostro futuro”.
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