Guido Sgardoli, ospite del Giffoni Film Festival incanta i giffoners della masterclass per quasi due ore. “The Stone – La settima pietra è il libro che avrei voluto leggere da adolescente”, ha chiarito l’autore, insignito nel 2009 del Premio Andersoncome miglior scrittore italiano per ragazzi. “Ho scelto di partire da tre elementi fondanti: una storia che presentasse aspetti anomali e a tratti spaventosi, una vistosa contrapposizione tra bene e male, un contesto geografico che risultasse piccolo e di provincia. E’ su questi perni fondamentali che ho costruito la storia di Liam, un ragazzino catapultato improvvisamente in una vicenda di misteriose morti e strani ritrovamenti magici”.
Perla barocca del fantasy italiano, The Stone – La settima pietra è il risultato di un lungo processo di assimilazione artistica compiuta da Sgardoli: “sono innumerevoli gli autori letterari, cinematografici e pittorici a cui sono grato”, ha proseguito. “Senza la lettura di alcuni dei capisaldi della letteratura americana, russa e francese, non avrei potuto conoscere un certo modo di scrivere del thriller psicologico e del giallo deduttivo. Così come, a ripensarci a posteriori, ho compreso di essere stato fortemente contaminato dalla visionarietà di David Lynch e del suo iconico Twin Peaks, dalla trasfigurazione cinematografica delle opere di Stephen King, si pensi solo a Stand by me o al pagliaccio IT, ma anche dallo straordinariamente nuovo modo di intendere il mondo promosso dall’arte surrealista dei primi del ‘900”.
Sgardoli si conferma così autore di spicco della letteratura per ragazzi: “Ho iniziato a scrivere per i più giovani perché mosso da un desiderio sano e preciso: non considerare i miei lettori come dei semplici vasi da riempire, ma menti vivide con delle idee e dei gusti molto ben precisi. Per fortuna, da qualche anno ormai, la letteratura e il cinema hanno smesso di considerarvi come vasi da riempire e hanno iniziato a considerarvi pubblico eletto su cui puntare le migliori produzioni”, ha concluso.
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