Una decisione per rimettere insieme i pezzi di una vita stravolta dagli eventi, un’amore totale, devastante, alienante, un’amore ai limiti della follia. Ma se non fosse realmente amore? Se fosse solo dipendenza da un lato ed ossessione dall’altro?
Gina è una bella ragazza, con un marito che la adora; cieca fin da ragazzina a causa di un incidente stradale, a seguito di un intervento chirurgico riesce a riconquistare la vista ad un occhio e da quel momento niente più sarà come prima: tutta la sua vita costruita attorno alla figura del marito inizierà a starle stretta e la diffidenza, l’insofferenza ed il dubbio si insinueranno tra loro sgretolando quella che sembrava essere la storia perfetta. Ma è quello che succede quando si iniziano a vedere le cose con i propri occhi perché la propria visuale non può mai essere identica a quella di altri occhi.
Marc Forster firma un dramma psico-sentimentale che a tratti vuole risultare a tinte erotiche e thriller senza però riuscirci del tutto. L’aspetto visivo è molto gradevole, belli i colori e le scenografie, bello l’aspetto onirico che immerge lo spettatore nella cecità della protagonista, ma manca quel mordente che avrebbe dovuto conferire alla pellicola un maggiore pathos con l’avanzare dei minuti. Blake Lively, nota soprattutto per il suo ruolo nella serie per teenager “Gossip girl” dimostra di essere un’attrice credibile e con un buon potenziale espresso per ora solo in parte. La sceneggiatura risulta essere a tratti approssimativa e forzata ma la regia svolge un buon lavoro.
Chiudi gli occhi – Recensione
5.5
voto
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