Il 2 agosto arriva nella splendida location del Teatro Antico di Taormina uno degli artisti italiani che più è riuscito negli ultimi anni a farsi strada tra il pubblico e la critica a suon di tormentoni e idee ai limiti della genialità. Stiamo parlando ovviamente di Francesco Gabbani, che può vantare anche un particolare record: è l’unico cantante della storia ad aver vinto la categoria “Nuove Proposte” e la categoria “Big” del Festival di Sanremo in due anni consecutivi. Nel 2016 alla kermesse sanremese non erano mancate le polemiche: inizialmente eliminato nello “scontro” con la cantante Miele, è stato poi successivamente riammesso per un problema tecnico dei voti che aveva compromesso i primi risultati. Colpo di scena però perché non solo Gabbani torna in gioco ma con la sua “Amen” vince appunto la categoria “Nuove Proposte”. Esattamente un anno dopo, si ripete con un successo destinato ad essere conservato nell’archivio dei tormentoni della kermesse per sempre: parliamo ovviamente di “Occidentali’s Karma” che ha stupito tutti (complice anche la famosa scimmia sul palco) a tal punto da permettergli di vincere la competizione e centrare così uno storico double. E’ passato circa un anno e mezzo da allora e Gabbani se già aveva convinto tutti ora non fa altro che confermarsi.
Così è stato anche a Taormina, tornando per l’appunto al concerto. Il live è iniziato abbastanza puntuale (21.45 circa), giusto il tempo che tutte le famiglie presenti si accomodassero nelle varie zone del Teatro Antico. Curiosità: tra il pubblico c’era anche una buona fetta del fan club dell’artista, riconoscibile da magliette e gadget varie, che hanno mostrato tutto il loro attaccamento per Gabbani e soci anche in occasione della tappa siciliana. Dal canto suo, l’artista di Carrara ha dimostrato di saper certamente mantenere i rapporti con i propri fan: durante tutte le canzoni eseguite infatti l’ex vincitore di Sanremo si è più volte mosso sul palco per stringere mani, fare selfie o semplicemente avvicinarsi ai fan che cantavano a squarciagola dalle prime file. Poco importa se qualche volta, tra una stretta troppo forte e qualche spinta di troppo, ha persino rischiato di perdere l’equilibrio, Gabbani ha continuato imperterrito a “cercare” il suo pubblico, a sorridere e a far sorridere. Tutte qualità che in un periodo storico dove spesso artisti e fan sembrano divisi da barriere insormontabili fanno onore al cantautore ma soprattutto fanno bene alla musica, specie quando si parla di esibizioni dal vivo.
La scaletta, che vede ovviamente tra i suoi punti di forza anche le sopracitate “Amen” e “Occidentali’s Karma” è ricca di brani ballabili e movimentati, ma una cosa che salta subito all’occhio (o meglio, all’orecchio) sono i testi di Gabbani: mai banali, sempre significativi anche nelle canzoni apparentemente più “leggere”. Non manca ovviamente anche il momento più “emotivo” del concerto, con la bellissima e ben interpretata “La mia versione dei ricordi” ad emozionare il pubblico che ha affollato le gradinate e le poltrone del Teatro. Gabbani, oltre ad essere un grande autore, si dimostra un ottimo interprete anche quando si esibisce nella cover di “Bocca di Rosa” di De André, riuscendogli a dare una nuova anima che non lo fa affatto sfigurare davanti ad uno dei brani più famosi della musica del nostro paese. In buona parte del concerto inoltre l’artista toscano non si “accontenta” di essere accompagnato musicalmente solo dalla sua band (batteria, chitarra, basso, tastiere) ma suona anch’egli la chitarra, altra dote degna di nota e che non va sottovalutata.
Come abbiamo già scritto in passato, qualsiasi concerto eseguito in una cornice come quella del Teatro Antico di Taormina acquista già di per sé un velo di magia dovuto proprio alla particolarità della location. Del resto lo ammette anche lo stesso Gabbani nel corso dell’esibizione: “Sono venuto qui in gita scolastica ai tempi del liceo e sono rimasto affascinato da questo posto, pensando a quanto sarebbe stato bello se un giorno fossi riuscito a suonare anche io qui. Oggi ho realizzato quel desiderio”. Azzeccata anche la scenografia del palco: ben posizionati i componenti della band in modo che fossero tutti comunque parte integrante dello show e maxi-schermo alle spalle di Gabbani che, grazie all’ausilio delle telecamere gestite dalla regia, permetteva a tutti i presenti di poter vedere ciò che accadeva non solo sul palco ma anche tra il pubblico. Proprio parlando di band (di cui fa parte anche il fratello di Francesco, suo batterista) un altro bel momento del concerto è arrivato proprio verso la fine quando l’artista ha presentato uno per uno i componenti del gruppo dandogli spazio per un piccolo assolo e la meritata pioggia di applausi.
Altra nota particolarmente piacevole, che si lega in parte ad un aspetto che abbiamo già sottolineato, il finale: per il bis il 36enne toscano sceglie, giustamente, “Occidentali’s Karma”. Non si accontenta però di eseguirlo nuovamente sul palco con la calca di fan proprio sotto di lui: fa un balzo e scende, canta iniziando a camminare tra il suo pubblico, mentre stringe mani o si mette in posa per qualche foto. La scena dura qualche minuto e Gabbani sale persino in cavea (la parte più alta e più lontana dal palco) per poter vedere con i suoi stessi occhi chi, quella sera, ha deciso di prendere parte ad uno spettacolo come il suo che si può definire senza troppi problemi “a tutto tondo”. Altra “stranezza” rispetto a quanto avviene di solito ormai nei concerti, ma una “stranezza” che piace e non poco. Così facendo l’artista manda in visibilio i suoi spettatori, felici di poterlo “toccare con mano” e di vederlo così vicino, mostrando un’umiltà che nel panorama artistico odierno rischia di perdersi, a discapito poi dello stesso pubblico che, in fondo, è il motore che muove tutto.
FOTOGALLERY:
Silvia dice
Un reportage così accurato e volto a mostrare le qualità dell’artista non si vede tutti i giorni, complimenti! Io ero presente quella sera e Francesco e band sono stati superlativi, complimenti anche a loro… Si meritano questo ed altro! Grazie per le belle parole 😊