Un nemico che ti vuole bene è il nuovo film di Denis Rabaglia. Nonostante sia presente un cast abbastanza buono, tra cui Diego Abatantuono e Sandra Milo, nel finale il film perde un po’ della sua verve.
In una notte di tempesta, un modesto professore di astrofisica fa un incontro che gli cambierà la vita. Enzo Stefanelli (nel film Diego Abatantuono) trova un ragazzo gravemente ferito da colpi di arma da fuoco. Senza indugiare oltre gli presta aiuto, salvandolo così da morte certa. Per potersi sdebitare della gentilezza ricevuta, il misterioso ragazzo (Antonio Folletto) fa al professore una strana offerta. Svela a Enzo di essere un serial killer, e di voler uccidere per lui il suo peggior nemico. In questo modo il ragazzo pensa di fare un favore al suo salvatore. Enzo inizialmente rifiuta, pensando di non avere nemici così acerrimi da meritare la morte. Eppure la proposta del ragazzo rompe una sorta di equilibrio precario nella mente di Enzo, che inizia a riflettere sulla questione. Il professore comincia ad analizzare sul serio i suoi affetti e i suoi rapporti con gli altri, e piano piano le salde convinzioni di Enzo iniziano a barcollare…
Nel film vengono posti interrogativi importanti, così come solidi spunti di riflessione. Il professore fa una vita tranquilla, sicuro di non avere nemici, ma dopo la proposta del serial killer anche le sue più salde motivazioni iniziano a crollare. L’incipit è azzeccato, ma tutte le prerogative e le basi poste all’inizio del film non vengono sviluppate nel migliore dei modi. L’intreccio della trama quasi si perde, e la storia diventa poco credibile e artificiosa.
“Un nemico che ti vuole bene” ha un inizio molto “carico”. L’idea da cui nasce il film è buona, è prende ispirazione da un fatto realmente accaduto. La vicenda è stata poi trasformata in un racconto da Kryzstof Zanussi. Infatti nella prima parte il film promette bene, e sembra seguire un filone logico. Purtroppo col procedere del film questo si perde, fino ad arrivare a un finale irrazionale e dispersivo.
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