Appuntamento del giovedì con i film consigliati da Roberto Lasagna per il fine settimana. Questo di fine anno sarà un lunghissimo weekend di festa, e quindi oltre a “Nelle Mie Mani”, in ortodossa uscita il 27 dicembre, ci sono anche due film del 2019: “Suspiria”, il 1° gennaio, e la commedia francese “Il Gioco delle Coppie”, nelle sale italiane il 3 gennaio.
Suspiria
Data uscita: 1° gennaio 2019. Genere: Horror-Thriller. Regia: Luca Guadagnino. Interpreti:Dakota Johnson, Tilda Swinton, Chloe Grace Moretz, Mia Goth e Jessica Harper. (Italia-Usa 2018). Durata: 152’. Distribuito da Videa.
Luca Guadagnino ha nel cuore Suspiria di Dario Argento ma realizza qualcosa di differente dall’originale, non certo per tutti i palati, che potrà piacere o meno e che sembra destinato a dividere. La macchina da presa seducente ci accompagna in una tessitura di indizi, con alcune sequenze lancinanti e figurativamente molto ispirate, lasciando presto intendere che Suspiria è soprattutto un film sulla regia e sul femminile. L’orrore cova sullo sfondo, dentro i meandri della scuola di danza in cui la giovane americana Susie Bannion conosce l’atmosfera mortifera e le insegnanti pericolosamente severe come presenze inquietanti di una Germania che vive il terrorismo e la banda Baader Mainhof. Film sui limiti della rappresentazione, vive di tempi interni portati all’eccesso, sfiancati come il corpo e il volto di Tilda Swinton, a cui Guadagnino chiede di interpretare più personaggi. Nell’accademia gestita dalla maestra Madame Blanc, le compagne di danza inspiegabilmente spaventate sono sottoposte a un percorso per ampliare le possibilità del fisico, con gambe tese oltre il possibile e braccia che si avvitano disegnando trasfigurazioni del corpo. Un percorso doloroso che si presta a un disegno metaforico sull’emersione del femminile anche attraverso un calvario che per alcune allieve diventa letterale. Guadagnino mette in scena forme di rappresentazione, stili e maniere che confluiscono in una misura più compiuta nella prima parte del racconto, in cui i molti elementi in gioco si addensano, fino alla conclusione che assume toni quasi parossistici. La danza e il sabba caratterizzano le pose, vistosamente artistiche, di Suspiria, film ebbro e dai riferimenti alti, altalenante negli esiti ma non privo di interesse, che nel comporre un’immagine contemporanea del femminile ha i suoi momenti migliori proprio quando lavora sui corpi, ed è abbagliato dal fascino di queste streghe diversamente protagoniste della scena, inquietanti testimoni della bellezza e dell’orrore del nostro tempo.
Per chi pretende qualcosa di diverso da un horror, soprattutto un’immagine del femminile
Il gioco delle coppie
Uscita: 3 gennaio 2019. Genere: Commedia. Regia: Olivier Assayas. Interpreti: Guillaume Canet, Juliette Binoche, Vincent Macaigne, Nora Hamwawi, Christa Théret. (Francia 2018). Durata: 100’. Distribuito da I Wonder Pictures
Un film stimolante che Olivier Assayas sa svolgere in commedia, toccando e approfondendo temi che ci riguardano nel profondo. Alain dirige una storica casa editrice che vive il passaggio al digitale e attorno a lui vari personaggi, tra i quali Leonard, uno dei suoi autori che attinge continuamente dalle sue avventure sentimentali per creare racconti letterari. Selena, la moglie di Alain, ha una storia con Léonard, mentre Valérie è la fidanzata di Léonard, ed è la sola a non esercitare una professione intellettuale ma ha idee chiare ed è assistente di un politico di sinistra. Infine Laura, giovane manager rampante, che affianca Alain nella transizione al digitale e che finisce per andarci a letto. Una dimensione parlata e intellettuale rappresenta la coloritura alleniana di un film che in originale si intitola Doubles vies e che vuole calarci nel futuro della scrittura e della comunicazione ai tempi di internet e dell’informazione gratuita sui web, lasciandoci pensare a questo mondo di opinioni e alla differenza tra ciò che è reale e ciò che è percepito. Assayas osserva e rappresenta, non è un moralista e tantomeno un luddista. Esistono versioni alternative della verità per chi vive una situazione o una relazione e il suo film ce lo racconta con intelligenza, ricordando che internet non è il male ma quanto meno fornisce motivi di preoccupazione. Stiamo vivendo la fine di un’epoca della comunicazione e un’altra si fa strada, ma davanti non abbiamo percorsi prestabiliti e i personaggi si muovono incerti e indecisi. Se Valérie, a cui danno fastidio le insicurezze di Léonard, appare come la più decisa e consapevole delle sue opinioni politiche, è anche quella che si muove meglio nell’equilibrio delicato tra tra ciò appare e ciò che è, tra l’avere delle convinzioni forti e chiare e quella visione un po’ populista e disillusa che riporta tutto nel grande calderone di un’informazione stereotipata e di riporto. Assayas invita a conservare uno sguardo lucido, non inquinato. Quello sguardo che apparteneva anche a una certa critica, all’élite intellettuale di sapore novecentesco che nelle cose cercava un senso e un motivo. E’ straordinario come questo regista riesca a regalarci un film così denso con levità e senza darci risposte certe. Il cammino che abbiamo davanti è tutto da costruire.
Una commedia d’autore che riflette sull’era dell’informazione digitale
Nelle tue mani
Uscita: 27 dicembre 2018. Genere: Commedia. Regia: Ludovic Bernard. Interpeti: Lambert Wilson, Kristin Scott Thomas, Jules Benchetrit, Karidja Touré, Elsa Lepoivre. (Francia 2018). Durata: 105’. Distribuito da Cinema Distribuzione.
Presentato nella sezione “Alice nella città” alla Festa del Cinema di Roma, esce ora nelle sale questo film con un approccio molto classico e dosato, in cui persino la scelta delle musiche presentate al pianoforte è caratterizzata da razionalità e puntiglio piuttosto che dall’enfasi emotiva. Il soggetto prende spunto dal romanzo Body and Soul di Frank Conroy per raccontarci il giovane protagonista, dapprima genio ribelle infine uomo realizzato, attraverso toni dolci-amari che compongono un racconto delicato sul riscatto dalle banlieue parigine. Mathieu è un giovane che vive nei sobborghi di Parigi e sopravvive compiendo piccoli furti assieme ai suoi amici. Però ha un talento: sa suonare benissimo il pianoforte. Gli capita di suonare lo strumento nelle stazioni di città, dove i passanti ascoltano e qualche volta notano il talento. Ma tra gli spettatori occasionali, un giorno il direttore del Conservatorio Pierre Gither rimane sorpreso dalla bravura di Mathieu e nel tentativo di salvarlo dalla strada, farà studiare il ragazzo nell’accademia della severa “Contessa”. Attori in parte come Lambert Wilson e Kristin Scott-Thomas accompagnano la bravura del ragazzo nella sfida che si terrà a fine anno in Conservatorio e persino l’amore sorriderà nel suo futuro. Moderato e virtuoso, il film è il classico racconto che vede nel talento da raccogliere la promessa del cambiamento, per poter garantire una buona ora e mezza di note emotive e scacciar via i malumori. Nella parte del giovane pianista troviamo Jules Bencherit, già interprete nella commedia Il condominio dei cuori infranti, che si è prestato a un lungo lavoro di preparazione per essere il pianista più credibile.
Per chi ama la musica classica e le storie con giovani talenti da scoprire
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