Nel panorama del cinema italiano indipendente e di genere, spicca per grinta, originalità e forza creativa il giovane regista e produttore cinematografico Roberto D’Antona. La sua è una famiglia di artisti e dopo essersi meritato riconoscimenti internazionali per le sue doti d’attore è passato alla regia col lungometraggio The Wicked Gift (2017), storia di un agghiacciante demone infestatore di sogni e ha confermato il suo talento con il più recente Fino All’inferno (2018), un pirotecnico e godibilissimo action horror. Fedele alle ambientazioni e allo spirito degli anni 80 e dei maestri a cui più si ispira, come Sam Raimi e John Carpenter, Roberto D’antona ha già pronta la sua ultima fatica: The Last Heros – Gli Ultimi Eroi, in fase di post produzione. Il film, come sempre, è prodotto da L/D Production Company, casa fondata dallo stesso D’Antona insieme ad Annamaria Lorusso.
Roberto, i tuoi film sono difficilmente incasellabili e amano la contaminazione fra generi diversi. Innegabilmente la tensione è sempre alta, ma l’horror spesso si accompagna ad avventura e divertimento. Anche in The Last Heros – Gli Ultimi Eroi, sarà così?
Mischiare i generi è una cosa che adoro fare nei miei film e sicuramente è una componente che caratterizza la mia regia.
The Last Heroes – Gli Ultimi Eroi è un film horror che sfocia nel fantasy con soltanto un pizzico di ironia, difatti, a differenza di Fino All’Inferno in questo film non ci sarà una comicità esagerata. Le scene di paura saranno spaventose e le scene di fantasia saranno magiche e ricche di azione. Io non vedo l’ora che sia pronto per poterlo mostrare al pubblico, ma ci vorrà ancora del tempo.
Puoi anticiparci qualcosa della storia ?
Certamente. Una potente forza oscura viene risvegliata nella tranquilla cittadina di Noara, così un profanatore di tombe appassionato di misteri, un venditore chiacchierone, una giornalista impertinente, un pigro nerd e la timida assistente di un misterioso bottegaio cieco e muto scopriranno l’antica maledizione di Kaisha e si ritroveranno a fronteggiare i demoni del passato, letteralmente.
Nel film c’è un cast composto anche da ragazzini. Che esperienza è stata lavorare con attori così giovani?
È stata un’esperienza fantastica. Ricordo che ai casting si presentarono tantissimi ragazzini e fummo immediatamente colpiti di quanto talento e professionalità mostrarono questi giovani talenti sul palco davanti a noi. Per il film sono stati scelti Danilo Uncino, Massimo Cantori, Sara Cominato e Luca Cagnetta, giovani attori che vantano varie esperienze importanti nel settore cinematografico, televisivo e pubblicitario assieme ad Alice Bonzani e Rebecca D’Amuri, entrambe ricche di talento nonostante fosse la loro prima esperienza cinematografica. Con loro ho lavorato molto bene, c’è stata subito sintonia, ma la cosa più bella è stata veder nascere fra loro un bellissimo legame d’amicizia che ha contribuito a rendere più realistico il forte legame d’amicizia presente all’interno del film.
C’è qualche aneddoto interessante che è accaduto durante le riprese e che ci vuoi raccontare?
Ne sono successe tante sul set di The Last Heroes, ma era già stato tutto preventivato trattandosi di un set lungo e difficile, ben 52 giorni di riprese.
Comunque, abbiamo vissuto momenti molto divertenti ed esilaranti, come, per esempio, quando abbiamo portato la tomba di Kaisha in piazza a Oleggio e la gente si è preoccupata che fosse morto qualcuno all’interno del prestigioso palazzo Bellini (ride) e altri momenti, invece, molto difficili come quando, nel bel mezzo delle riprese di una delle scene più importanti del film, eravamo tutti pronti per girare, dopo ore di make up e preparazione tecnica, e all’improvviso abbiamo dovuto interrompere le riprese in quanto un topo era morto proprio nelle tubature di una struttura vicina alla nostra che ha reso l’aria dell’intera location “irrespirabile” costringendoci a slittare le riprese di quasi un mese di distanza in un’altra struttura. I soliti e simpatici imprevisti! (ride)
Cos’è che ti affascina tanto nei maestri della vecchia guardia horror? Nei tuoi film c’è sempre un tocco di artigianalità ed ironia. La voglia di divertire prima ancora che di spaventare.
Sono legato al cinema e ai registi del passato in quanto riuscivano a raccontare delle bellissime storie di puro intrattenimento, che ancora oggi mantengono lo stesso fascino, senza troppe pretese e l’intervento di grandi effetti visivi.
L’artigianalità e l’ironia presente nei miei film sono “figli” di quel cinema con cui sono cresciuto. Negli anni 80 e 90 questi due elementi erano presenti in quasi tutti i film, in particolar modo negli action, nei fantasy/adventure e negli horror.
Gli effetti visivi erano poco abusati e quasi tutto quello che veniva mostrato in ogni inquadratura non era frutto di un green screen in seguito sostituito da una super scenografia digitale. Le scenografie erano ricostruite da tecnici e artigiani, così come le creature fantastiche, i mostri e i semplici oggetti di scena.
In The Last Heroes abbiamo deciso di ricostruire, proprio come facevano nel passato, le scenografie e gli oggetti di scena artigianalmente, così come Paola Laneve ha lavorato sodo sugli effetti speciali per la creazione del volto di Kaisha, del suo schiavo Sirio e delle anime dannate.
Tuttavia, gli effetti visivi, supervisionati da Alessio Barzocchini, sono una parte fondamentale all’interno del film soprattutto nella parte fantasy che riguarda la terribile strega e i suoi poteri oscuri.
Conoscendo qualcosa della tua creatività ed energia, hai forse già qualche altro progetto in cantiere…?
Allora mi conosci bene! (ride) In realtà ho tanta energia per colpa dei miei gatti. Sono costantemente sotto minaccia con loro, quando hanno voglia di giocare sono obbligato a farlo e quando mi chiedono di lavorare sodo per comprargli l’erba gatta, devo lavorare sodo! (ride) Ma a parte le loro richieste a cui è impossibile resistere, siamo un’impresa in continua crescita. Con Annamaria abbiamo grandi obiettivi e ambizioni e il nostro è un team di lavoro fantastico, unito e professionale che lavora sodo e ad alto ritmo come noi.
Questo 2019 sarà un anno importante e fondamentale per la L/D Production Company, che oltre a segnare l’uscita di The Last Heroes segna anche l’inizio degli L/D Studios, una struttura che si occuperà di corsi di cinema e musica e altri servizi per il commerciale e non solo. Poi, il nostro compito è quello di produrre almeno un film all’anno e il 15 Gennaio è partita ufficialmente la pre-produzione del nostro prossimo film di genere horror e dal titolo Caleb che gireremo la prossima estate. Non vediamo l’ora! Colgo l’occasione per ringraziarti Emanuela per questa bellissima chiacchierata.
Grazie a te, Roberto, è stato un piacere.
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