Scrivere di un film come Un valzer tra gli scaffali è dura. È difficile. Perché si potrebbe finire per descriverlo come un “film d’autore” e allora molti lo eviterebbero quasi che avesse una lettera scarlatta cucita sul petto – pardon… sulla locandina. Si potrebbe accostare questo drama in salsa rosa velato di mainstream, ad un film di “San Valentino” ma sarebbe impropriamente esatto. Insomma, data la complessità della narrazione, dati i tempi e i modi con cui essa viene abilmente compiuta dall’ottimo Thomas Stuber (Teenage Angst, Tatort: burned, Kruso) possiamo conferire a questo film, la “coccarda di piccolo capolavoro”.
Premio della giuria ecumenica al 68esimo Festival Internazionale di Berlino, Un valzer tra gli scaffali porta in scena la quotidianità di noi uomini del 2000 divisa tra amore, momenti difficili, scelte sbagliate e piccole grandi gioie. Che per il protagonista, Christian, scaffalista neo assunto nel Supermercato alla periferia di una cittadina della Germania Est, significano la conquista del patentito da “mulettista”, le chiacchierate con Bruno, suo diretto superiore, il caffé al distributore automatico durante la pausa e… Marion, collega del Reparto dolci.
La trama: Christian è il nuovo dipendente del supermercato alla scoperta di un mondo sconosciuto: le infinite corsie, il maniacale ordine del deposito, il meccanismo surreale del carrello elevatore. Il suo collega Bruno del dipartimento bevande lo prende subito sotto la sua ala, con protezione paterna nonostante i modi bruschi, insegnandogli tutti i trucchi del mestiere. Quando poi, un giorno, Christian incrocia tra gli scaffali lo sguardo di Marion, responsabile del reparto dolci, qualcosa scatta tra loro. A lei piace scherzare e provocare Christian, ma lui sembra davvero essersi innamorato di Marion, che in realtà è sposata. Subito si sparge la voce tra i colleghi del supermercato. Quando poi Marion prende un congedo di malattia, Christian cade in una depressione così profonda che il suo miserevole passato rischia di sopraffarlo di nuovo. Ma…
Un film delicato anche se incredibilmente lungo, che inizia con la visione di una storia personale – quella del protagonista – passando poi ad una (im)possibile storia d’amore solo per finire in dramma (meglio non spoilerare). Alcune indecisioni, alcune pause “Scimonesche”, alcune piccole pecche ma questo Un valzer tra gli scaffali resta pur sempre una buona visione che può lasciare qualcosa allo spettatore: un pensiero al futuro che possiamo costruire solo badando al presente.
DATA USCITA: 14 febbraio 2019
GENERE: Drammatico
ANNO: 2018
REGIA: Thomas Stuber
ATTORI: Franz Rogowski, Sandra Hüller, Peter Kurth, Henning Peker, Matthias Brenner, Gerdy Zint, Michael Specht
PAESE: Germania
DURATA: 125 Min
DISTRIBUZIONE: Satine Film
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