Commedie in romanesco ne abbiamo viste a bizzeffe. Ultimamente il napoletano la fa da padrone ma, se si esclude qualche intrusisone da caratterista, il dialetto sardo l’abbiamo praticato poco. E’ solo uno dei motivi che potrebbero portarci al cinema per vedere L’Uomo che Comprò la Luna, un film di Paolo Zucca con Jacopo Cullin, Stefano Fresi, Francesco Pannofino, Benito Urgu e Lazar Ristovski, con la partecipazione di Angela Molina.
Le altre motivazioni valide per vedere questo film è che si tratta di una commedia intelligente (come garanzia la sceneggiatura di Zucca in collaborazione con Gepi Cucciari e Barbara Alberti), e ancor di più di una commedia che strappa un riso amaro, come nella grande tradizione del nostro cinema.
Il film sarà dal 4 aprile in anteprima in Sardegna, distribuito da Indigo Film.
Il film era già stato presentato alla XIIma edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma, dove era stata salutata da applausi alla fine della proiezione. Una frase come presentazione: “Un pastore sardo ha promesso la Luna alla donna che ama. E i sardi le promesse le mantengono“. E ancora: “Una stralunata commedia on the road“.
Sinossi: Una coppia di agenti segreti italiani (Stefano Fresi e Francesco Pannofino) riceve una soffiata dagli Stati Uniti: pare che qualcuno, in Sardegna, sia diventato proprietario della luna. Il che, dal punto di vista degli americani, è inaccettabile, visto che i primi a metterci piede, e a piantarci la bandiera nazionale, sono stati loro. I due agenti reclutano dunque un soldato (Jacopo Cullin) che, dietro il falso nome di Kevin Pirelli e un marcato accento milanese, nasconde la propria identità sarda: si chiama infatti Gavino Zoccheddu e la Sardegna ce l’ha dentro anche se non lo sa. Per trasformarlo in un vero sardo viene ingaggiato un formatore culturale sui generis (Benito Urgu). A questo punto non rimane che risolvere il caso: chi ha comprato la luna? E perché?
L’Uomo che Comprò la Luna è prodotto da La Luna e Indigo Film con Rai Cinema.
Lascia un commento