Il lungo ed emozionante concerto di Daniele Silvestri è stato al centro della sesta giornata di musica al Giffoni Music Concept. Più do 3.500 persone hanno riempito Piazza Lumière per assistere allo show di questo cantautore rock, accompagnato come sempre dalla sua fidata band di musicisti doc.
E’ in forma, e il suo concerto inzia con un classico del suo repertorio, “Prima di essere uomo”. Da qui in poi è un susseguirsi altalenante di canzoni che hanno fatto la storia del cantautorato italiano.
La scaletta ha oscillato tra brani d’impegno civile (il brano “L’appello” è dedicato al giudice anti mafia Paolo Borsellino), e quelli più leggeri ma mai banali: “Le cose che abbiamo in comune”, “Gino e l’Alfetta” e soprattutto le storiche “La Paranza” e “Salirò” durante i quali la piazza è esplosa festosa.
Con il brano ”Il mio nemico” ha unito in un abbraccio immaginario il pubblico nato nei 90, quello deluso dalla classe dirigente italiana che ha creato un vuoto tra politica e cittadini donando al capitalismo furioso il potere delle decisioni economiche e sociali del nostro Paese, deludendo la generazione di fine millennio e condannandola all’ oblio sociale dal quale ancora non è riuscita ad uscire.
Poi “Strade di Francia”, “Monetine” brano del 2008, e la riflessiva “L’autostrada”. La serata si è conclusa con “Cohiba”, brano tratto dall’album “Il Dado”, del 1996, un pezzo politico che è ormai divenuto un classico.
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