Oltre ad averci regalato alcune delle opere più potenti e personali degli ultimi cinquant’anni di cinema italiano, Gianni Amelio è il regista che più di altri si è dedicato al rapporto padre- figli, mettendo in luce ritratti d’infanzia e adolescenza memorabili, con tutti i vizi e le virtù, le contraddizioni e le tenerezze, le ironie e le fragilità di cui si nutre la vita.
Per questo Alice nella città e il Torino Film Festival hanno immaginato un omaggio che metta al centro il restauro di due film-chiave per capire l’opera di Gianni Amelio, perché esprimono con chiarezza assoluta il suo credo di autore e costituiscono una sorta di “prefazione” alla sua attività futura, dove già si mostra tutta l’attenzione per il mondo minorile.
Alice nella città ospiterà la proiezione della versione restaurata del film La Fine del Gioco, del 1970, preziosamente conservato nell’archivio di Rai Teche insieme a molti altri capolavori del passato realizzati dai grandi maestri del cinema per la Rai, mentre il 37° Torino Film Festival proietterà la versione restaurata de Il Ladro di Bambini (1992).
LA FINE DEL GIOCO
di Gianni Amelio (Italia, 1970, 58′- B/N) il restauro è stato possibile grazie al sostegno di Alice nella città, l’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di Lucania in collaborazione con Teche Rai, Studio Emme S.p.a. e Image&light S.r.l.
La proiezione del 25 ottobre alle 19.30 sarà anticipata da un incontro con il regista moderato da Emiliano Morreale.
Un giornalista televisivo interpretato da Ugo Gregoretti conduce un’inchiesta sulle condizioni dei giovani ospiti di una casa di correzione del sud Italia. Dopo aver raccolto panoramiche dei luoghi dell’istituto, sceglie uno dei ragazzi del centro, Leonardo di 12 anni, per fare un’intervista: “Tu sei Leonardo, ma sei anche tutti i tuoi compagni“. L’intervistatore e il ragazzino si incontreranno di nuovo sul treno diretto verso il paese materno di Leonardo al fine di ultimare le riprese. E in questo incontro il dodicenne calabrese, lontano dalla telecamera, dice le cose che in televisione non si possono dire.
La proiezione de La fine del gioco sarà anticipata dal cortometraggio Non è finita la pace, cioè la guerra (Peace, meaning War, isn’t over – Italia, 1996, 32′) in collaborazione con UNICEF Italia e Rai Ragazzi. Il corto è uno dei cinque contributi legati al progetto “Oltre l’infanzia – Cinque registi per l’UNICEF”. Il cortometraggio raccoglie una serie di interviste a bambini di Sarajevo sulle molte esperienze di guerra, e sulle difficoltà di convivenza con l’avvento della pace. Una sintesi di altissimo valore poetico, di autentica civiltà dell’immagine. “E’ il frammento di una storia lunga più di cinquanta ore che oltre cento bambini di Sarajevo mi hanno raccontato” Gianni Amelio
IL LADRO DI BAMBINI
di Gianni Amelio (Italia, 1992, 114′- a colori) con Enrico Lo Verso, Valentina Scalici, Giuseppe Ieracitano, Renato Carpentieri. Film vincitore del Grand Prix speciale della Giuria e del Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Cannes; di 5 David di Donatello; di 3 Nastri d’Argento.
Restauro in 4K realizzato da Minerva Pictures e Rai Cinema, in collaborazione con Red Post e con il sostegno del MIBAC.
Gianni Amelio sarà a Torino nei giorni del festival (22-30 novembre 2019) per presentare il restauro del film.
Il film racconta la storia di un giovane carabiniere che ha l’incarico di condurre la piccola Rosetta e il su fratellino, Luciano, in un orfanotrofio. Durante il viaggio da Milano alla Sicilia si sviluppa un intenso rapporto tra il carabiniere e i due bambini. L’uomo, colpito dalla loro storia e sempre più affezionato ai ragazzi, si lascia coinvolgere a tal punto da rischiare di doversi difendere dall’accusa di sequestro di persona. Giunti infine a Gela, vicino all’istituto, i tre dormono in macchina. All’alba, si guardano in silenzio.
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