Face to face, Heart to Heart è il titolo di una famosa hit degli anni Ottanta, certo, e “chi c’era” non potrà fare a meno di leggerlo canticchiando, ma adesso è il claim del Far East Film Festival 22, anzi: più che il claim, è proprio la sintesi perfetta della nuova edizione. Un’edizione che non accetta di arrendersi e che si svolgerà online, faccia a faccia, attraverso il vetro sottile dei display, cuore a cuore, perché la community del festival udinese è letteralmente una grande famiglia.
Se le date rimangono quelle annunciate dopo il posticipo di febbraio, cioè dal 26 giugno al 4 luglio, la struttura del FEFF 22 verrà ovviamente rimodulata. Attenzione, però: non stiamo solo parlando di un trasferimento, con i film in concorso da guardare on demand, stiamo parlando di una autentica trasformazione, con tutti i contenuti adattati – per quanto possibile – alla grammatica e alle dinamiche dello streaming.
La base operativa sarà MYmovies, che il pubblico ha già frequentato in massa come sala virtuale durante questi mesi di emergenza sanitaria, e il web (come detto) non sarà esclusivamente un serbatoio di titoli: sarà il punto d’incontro del popolo fareastiano, chiamato a incoronare i vincitori degli Audience Awards e chiamato attivamente a condividere, oltre alle visioni, anche i video-salutidegli attori e dei registi e i talk di approfondimentocon i grandi nomi del cinema asiatico. Dal 30 giugno al 2 luglio, inoltre, troverà spazio online anche Focus Asia, cioè l’area Industry del festival, con la sezione FEFF in progress (la prima e unica piattaforma europea dedicata ai film asiatici in post-produzione), il project market e un ricco programma di webinar.
Gli organizzatori del FEFF 22 illustreranno, quanto prima, i dettagli del nuovo palinsesto (numero di film, orari, appuntamenti, ecc. ecc.) e le modalità di accredito (la campagna si aprirà lunedì 1° giugno). L’ennesimo viaggio, l’ennesima sfida, l’ennesima avventura.
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