Tutti i Soldi del Mondo (All the Money in the World)
Regia: Ridley Scott; Thriller – USA, UK 2017
Interpreti: Michelle Williams, Christopher Plummer, Mark Wahlberg
Ore 21,25 RAI 1 Canale 1 Durata: 2h 15m
PrimaTV per il film di Ridley Scott su un fatto di cronaca avvenuto nel Luglio 1973: il nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty viene rapito a Roma da una banda di criminali. Il riscatto richiesto per la liberazione del ragazzo fu di 17 milioni di dollari.
Il film fu caratterizzato da una delicata operazione di sostituzione dell’attore Kevin Spacey che interpretava Jean Paul Getty, a causa delle accuse per molestie sessuali emerse contro di lui soltanto ad un mese dall’uscita del film. Le scene furono tagliate e girate con Christopher Plummer.

Tutti i soldi del mondo
Euforia
Regia: Valeria Golino; Drammatico – Italia 2028
Interpreti: Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Valentina Cervi, Jasmine Trinca
Ore 21,15 RAI 3 Canale 3 Durata: 2h
PrimaTV per la terza prova da regista di Valeria Golino. La storia di due fratelli Matteo ed Ettore. Matteo è un imprenditore di successo; Ettore un insegnante alle scuole medie. Ognuno vive la propria vita nella distanza della propria diversità. Eppure qualcosa porterà a riavvicinarli e, soprattutto, a conoscersi come non era mai successo prima.
Il film fu presentato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.

Euforia
Il tuo ultimo sguardo (The Last Face)
Regia: Sean Penn; Drammatico – USA 2016
Interpreti: Javier Bardem, Charlize Theron, Adele Exarchopoulos, Jared Harris, Jean Reno, Hopper Penn
Ore 22,55, RAIMOVIE Canale 54 Durata: 2h 10m
La direttrice di una ONG e un chirurgo spagnolo si incontrano e si innamorano in una terra massacrata dalla guerra civile. Un sentimento forte e travolgente li unisce, ma le diverse posizioni politiche sull’emergenza da fronteggiare mina il loro rapporto. Basterà l’amore a tenerli insieme?
Il film segna l’esordio come attore di Hopper Penn, figlio di Sean Penn e Robin Wright.

Il tuo ultimo sguardo
Inside The Show, in collaborazione con il Festival Adelio Ferrero, ripercorre la storia del Festival di Cannes in attesa del suo ritorno, attraverso i meravigliosi film premiati nelle 72 precedenti edizioni.
Oggi parleremo di…
IF… di Lindsay Anderson. Con Malcolm McDowell, David Wood, Richard Warwick, Robert Swann, Christine Noonan
Era il 1969 e al Festival di Cannes veniva premiato con la Palma d’Oro come miglior film “IF…” di Lindsay Anderson da una giuria presieduta da Luchino Visconti.
Tratto dal racconto “Crusaders” di David Sherwin e John Howlett, due ex compagni di college, e sulla sceneggiatura curata dallo stesso Sherwin, “IF…” (distribuito in Italia con il titolo “Se…”) si colloca come elemento di osservazione della tradizione della formazione studentesca nella società britannica e delle sue contraddizioni. Il film usci in sala nel 1968, proprio durante la contestazione dei movimenti studenteschi.
Scandita in otto parti e dal colore e il bianco e nero (Il rientro, Il College, Tempo di scuola, Rito e avventura, Disciplina, Resistenza, Verso la guerra, I Crociati), la storia di Mick Travis, studente in uno dei più prestigiosi college inglesi noto per rigore e disciplina. Ma le ferree e intransigenti regole sul comportamento e la granitica struttura sulla formazione dei giovani non appartengono soltanto allo svolgimento delle lezioni, le celebrazioni, l’attività sportiva ma anche al tempo libero controllato e diretto dagli studenti anziani detti “fruste”. Veri e propri addetti a “educare” i nuovi iscritti (denominati “feccia”) all’obbedienza verso i superiori; la trasgressione agli ordini impartiti è punita con severe umiliazioni. “Le fruste” sottopongono, quindi, le matricole ad una continua sopraffazione, tale da provocare in esse rancore e rabbia che si materializzeranno, non appena saliranno di grado, nella stessa forma subita verso le nuove leve. All’interno dell’istituzione “scuola” dove vige una disciplina al pari di quella militare, vengono riprodotte dagli stessi studenti, dunque, le stesse gerarchie e ingiustizie del college, ove un bullismo istituzionalizzato impedisce la possibilità che venga a crearsi quello spirito di unione e solidarietà dato dal condividere una condizione comune. Per un po’ di tempo, Mick Travis e due suoi compagni cercano attraverso la musica e la poesia, la possibilità di distanziarsi mentalmente da quello che stanno vivendo all’interno del college. Ma non è sufficiente alla spinta interiore di evasione. Usciranno e ruberanno una motocicletta, nel simbolo di una libertà travisata. Infine, arriveranno ad usare le armi, affidando alla violenza il desiderio di annientare le ingiustizie e la repressione, mostrando tutto il limite di un tale atto: la negazione di un progetto concreto per il cambiamento reale della struttura nella quale hanno vissuto, lasciandosi così trasformare in quei personaggi violenti e repressivi che odiavano.
Il film di Anderson ha dato molto al cinema che ne seguì. E’ inevitabile non pensare ad Arancia Meccanica e che Stanley Kubrick volle proprio l’interprete di Mick Travis a vestire il ruolo di Alex poiché fortemente ispirato dallo sguardo di Malcom McDowell in “IF…”.

If…
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