Charlotte for ever
Regia: Serge Gainsbourg; Francia, 1986
Interpreti: Serge Gainsbourg, Charlotte Gainsbourg, Roland Bertin, Roland Dubillard
Ore 21.15, Cielo, canale 26, durata: 90′
Serge Gainsbourg dirige e interpreta un film coraggioso che all’epoca fece scandalo. E’ la storia provocante del rapporto morboso incestuoso tra uno sceneggiatore alcolizzato, rimasto vedovo in circostanze tragiche, e la figlia quindicenne (impersonata da Charlotte, figlia di Serge).

Charlotte for ever
Indiana Jones e l’ultima crociata
Regia: Steven Spielberg; USA, 1989
Interpreti: Harrison Ford, Sean Connery, Alison Doody, Julian Glover, John Rhys-Davies, River Phoenix
Ore 21.10, Paramount, canale 27, durata: 127′
Terzo capitolo della saga che ha per protagonista l’agile archeologo Henry Jones Jr., alias Indiana Jones. Qui Harrison Ford è alle prese con una reliquia sacra: il Santo Graal, il calice che Gesù usò nell’Ultima Cena. Sean Connery interpreta suo padre, il professor Henry Jones Sr.

Indiana Jones e l’ultima crociata
Il barbiere di Rio
Regia: Giovanni Veronesi; Italia, 1996
Interpreti: Diego Abatantuono, Giuseppe Oristanio, Margaret Mazzantini, Rocco Papaleo, Mauro Di Francesco, Nini Salerno, Irene Grandi
Ore 21.10, Cine34, canale 34, durata: 105′
Frizzante commedia diretta da Giovanni Veronesi, con Diego Abatantuono mattatore nel ruolo di un barbiere in trasferta a Rio de Janeiro, tra affetti familiari, movida, facili seduzioni e spavaldi italiani in vacanza all’estero. Nel cast anche la cantante Irene Grandi, nella parte dell’angelo custode.

Il barbiere di Rio
Inside The Show, in collaborazione con il Festival Adelio Ferrero, ripercorre la storia del Festival di Cannes in attesa del suo ritorno, attraverso i meravigliosi film premiati nelle 72 precedenti edizioni.
Oggi parleremo di…
Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani (Italia, 1977), con Omero Antonutti, Saverio Marconi, Marcella Michelangeli, Fabrizio Forte, Stanko Molnar, Nanni Moretti
Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1977
Tratto dal romanzo di Gavino Ledda, uno dei punti più alti in assoluto dell’opera cinematografica dei fratelli Taviani, la storia di un riscatto dalle frustranti angherie di un padre padrone nella Sardegna degli anni Quaranta. Aspre polemiche ne accompagnarono l’uscita, perché accusato di diffondere un’immagine limitante e denigratoria della terra sarda, confinata nell’idea atavica di un mondo dispotico, patriarcale, fossilizzato in consuetudini fuori da ogni concezione di progresso ed emancipazione.
Palma d’Oro e Premio della critica internazionale FIPRESCI al Festival di Cannes, Grand Prix al Festival di Berlino, David speciale di Donatello, due Nastri d’Argento.

Padre padrone
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