Sorry We Missed You, il film diretto da Ken Loach presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes, dopo il grande successo di critica arriva finalmente in DVD e Blu-Ray il 28 Maggio 2020 grazie a Koch Media e Lucky Red.
Questo incredibile ed emozionante racconto, diretto dal grande maestro Ken Loach, vede nel cast Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor e Ross Brewster. Sorry We Missed You punta i riflettori sulle conseguenze che il livello di sfruttamento del singolo lavoratore genera nella vita di una precaria famiglia britannica costretta a mettere da parte persino i propri rapporti personali, pur di sopravvivere.
La gig economy (modello economico basato sul lavoro accessorio), i lavoratori autonomi o a chiamata dalle agenzie e la precarietà dell’impiego, sono i temi che hanno caratterizzato le ininterrotte conversazioni quotidiane tra Ken Loach e Paul Laverty (sceneggiatore di Sorry We Missed You) e che hanno portato alla realizzazione del film.
Ken Loach ha sentito il bisogno di dover raccontare le conseguenze di questa dura realtà e riguardo i quesiti posti dalla pellicola ha affermato “Il mercato non si interessa della nostra qualità di vita, è preoccupato solo di fare soldi e le due cose non sono compatibili. I lavoratori sulla soglia della povertà, come Ricky, Abby e la loro famiglia, pagano il prezzo.” – e continua – “Ma alla fine tutto questo non conta a meno che il pubblico non creda alle persone che vede sullo schermo, non le abbia a cuore, non sorrida con loro, non condivida i loro problemi. Sono le loro esperienze vissute, riconosciute come autentiche, che dovrebbero toccarci.”
Newcastle. Ricky e la sua famiglia combattono contro i debiti dopo il crack finanziario del 2008. Una nuova opportunità appare all’orizzonte grazie a un furgone nuovo che offre a Ricky la possibilità di lavorare come corriere per una ditta in franchise. Si tratta di un lavoro duro, ma quello della moglie come badante non è da meno. L’unità familiare è forte ma quando entrambi prendono strade diverse tutto sembra andare verso un inevitabile punto di rottura.
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