Da X Factor al New Messico. Trenta milioni di dischi in tutto il mondo. Tre MTV Europe Music Awards, tre premi Billboard Music, due Brit Awards e in vetta alla classifica UK per tre volte. Impegnati in beneficenza e sempre sorridenti i One Direction hanno raggiunto l’oltreoceano tanto in fretta da non avere avuto neppure il tempo di salutare le famiglie. Che sia un sogno costruito o una realtà ormai decollata non si può sapere. Intanto hanno poco più di 20 anni, ricevono i complimenti di Martin Scorsese e regalano il loro film-tournée a una folla corteggiante di fan.
I One Direction parteciparono all’edizione inglese di X Factor come solisti, ma nella finale arrivarono terzi. Fu Simon Cowell che diede vita al sogno. Produttore discografico e produttore televisivo britannico ha saputo ascoltare le urla che intasavano il televoto, ha riconosciuto un potenziale e ha creato la sua visione in una teen band. Non c’è dubbio che il talento sia stato anche il suo. Dopo più di tre anni da X Factor sono ancora in pompa magna e non sembrano arrestarsi. Il quintetto piace, i retweet hanno funzionato come un passaparola cosmico di foto e di voci e il tour è partito ancor prima di un album completo. È magia: quella di un produttore magnate di intuizioni, di un pubblico che “si sente felice ascoltando le loro canzoni” e di cinque adolescenti che fin da piccoli avevano un solo ed unico sogno. Esibirsi e cantare su un palcoscenico.
Il film conosciuto anche come 1D3D è diretto da Morgan Spurlock (Super Size Me) e con furbizia raccoglie tutto questo. Una breve carrellata della loro infanzia approda subito sul palco di Londra, dove tra applausi e trepidazione il popolo in sala può immergersi nella stereoscopia e godersi i propri beniamini. È un film creato per questo, coinvolge ancora di più i fans mostrando i personaggi ma soprattutto le persone. Niall, Zayn, Liam, Harry, Louis, chi erano e chi sono. Cosa pensano del successo e cosa avrebbero fatto se non l’avessero raggiunto.
Il giro musicale va da Amsterdam a Verona, passando per Parigi, Tokyo, Berlino, Anversa, Stoccolma, Milano e New York. Suscita una gioia scatenata fino alle lacrime dei fans e al tempo stesso lascia allibiti tutti gli altri. Il regista gioca molto bene con i retroscena, concentrandosi su quelli più divertenti (scherzi, battute, travestimenti) e lasciando a un racconto breve i lati meno semplici della loro avventura. Inquadra alcuni pensieri più privati e non dimentica le famiglie. Ripercorre alcune tappe mondiali che hanno fatto crescere il gruppo, partecipa alle registrazioni e prende l’aereo insieme alla band. Infine intervista anche loro: le ragazze che li seguono da sempre e che ormai li riconoscono per strada.
One Direction: this is us diventa così un film tributo nato e pasciuto con un preciso orientamento di marketing, si rivolge a chi già li ascolta, incuriosendo poco chi non li conosce o chi non comprende le ragioni di tanto clamore. Forse diventerà una di quelle storie insolite che si raccontano per non far perdere di vista i propri sogni: la speranza è che non si arrivi a credere che il talento sia solo quello filtrato dalla televisione.
Di sicuro il documentario arriva al cuore già spalancato delle fan e con il suo doveroso quanto sentito inchino, dice grazie.
<<Vediamo ogni giorno un Paese diverso, lo chiamiamo Eurotrip>>.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=kqmbsY8CwHc]
Scheda film
Titolo: One Direction: this is us
Regia: Morgan Spurlock
Cast: Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles, Louis Tomlinson
Genere: documentario musicale
Durata: 92’
Produzione: Syco Entertainment, Warrior Poets
Distribuzione: Warner Bros Pictures Italia
Nazione: Usa, Regno Unito
Uscita: 05/09/2013.
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