La School of Communication and Creative Arts della Deakin University di Melbourne, Australia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha organizzato un convegno dedicato alla figura eclettica e dirompente del napoletano Guglielmo Giannini (1891-1960), giornalista, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale, regista cinematografico e uomo politico.
Giannini si era fatto conoscere come giovane commediografo negli anni Venti, per affermarsi come protagonista del teatro italiano negli anni Trenta e Quaranta, in particolar modo per il suo contributo allo sviluppo dei generi noir, giallo e della commedia romantica. Fondatore e direttore della rivista cinematografica «Kines», Giannini è stato anche un’importante figura nell’industria italiana del cinema muto, fornendo la traduzione per il pubblico nazionale di titoli e didascalie di produzioni straniere. Negli anni del fascismo alcuni dei suoi più celebri lavori teatrali furono adattati per il grande schermo, quali Anonima Fratelli Roylott diretto da Raffaello Matarazzo nel 1936, così come Grattacieli, diretto da Giannini stesso nel 1943.
Con la creazione del settimanale «L’uomo qualunque», Giannini fondò e promosse il “qualunquismo” quale movimento politico. Grazie al 5,3% ottenuto alle elezioni del 1946, divenne membro dell’Assemblea Costituente, che aveva il compito di redigere la costituzione dell’allora appena nata Repubblica Italiana.
In seguito fu nuovamente protagonista, sia in radio che in televisione, in qualità di autore, performer e personaggio politico. Giannini rimase quindi fino alla morte, avvenuta nel 1960, un esponente di primo livello del panorama mediatico italiano, per la sua produzione interdisciplinare e transmediale, ma anche personaggio controverso, bersaglio di feroci critiche, accusato spesso di populismo e scarsa cultura.
Nel 2014, la famiglia Giannini ha generosamente reso disponibile alla professoressa Victoria Duckett (Deakin University) una selezione di materiali appartenenti a Giannini, che sono confluiti in un archivio digitale che conta oltre 10.000 pagine tra sceneggiature, adattamenti cinematografici, scritti politici e personali. L’archivio è consultabile on line: Guglielmo Giannini: A digital archive of theatre, film, entertainment and political activism. L’autorizzazione per accedervi va richiesta a Victoria Duckett, victoria.duckett@deakin.edu.au.
Il convegno si svolgerà nei giorni di mercoledì 18 e giovedì 19 novembre 2020, in modalità mista con dirette streaming e interventi preregistrati disponibili on line dal giorno 15. L’accesso è libero e tutte le informazioni sono reperibili sul sito http://giannini.deakin.edu.au/conference2020. Tra i contributi, nella sezione dedicata alla produzione teatrale e cinematografica di Giannini, segnaliamo almeno quello di Gian Piero Brunetta dal titolo “Cinecittà, luogo di sogni e vie di fuga” e l’intervento di Paolo Quazzolo “Guglielmo Giannini e il teatro poliziesco”.
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