Regia: Tom Hooper; drammatico/biografico, USA/UK/Danimarca/Germania/Belgio 2015
Interpreti: Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Ben Whishaw, Matthias Schoenaerts, Amber Heard, Sebastian Koch
Ore 21.00, Iris, canale 22; durata: 120′
La ragazza danese del titolo è Lili Elbe, nata uomo nel 1882 con il nome di Einar Wegener, pittrice paesaggista, passata alla storia non tanto per la sua carriera artistica, quanto per essere la prima persona identificata come transgender e aver subito nel 1930 cinque interventi chirurgici per cambiare (o meglio, riassegnare) il sesso. Morì l’anno dopo, in seguito a complicazioni dovute al trapianto dell’utero nell’ultima operazione. Già raccontata in un romanzo di David Ebershoff, pubblicato nel 2000 e divenuto un bestseller, a distanza di quindici anni la toccante storia di Einar Wegener/Lili Elbe è stata portata sul grande schermo da Tom Hooper, in un film impeccabile che con grande garbo tratta un argomento che ancora oggi, inspiegabilmente, mette a disagio una gran parte dell’l’umanità.
Negli anni Venti, a Copenaghen, la ritrattista Gerda Gottlieb (Alicia Vikander) convince il marito pittore Einar Wegener (Eddie Redmayne) a posare per lei in sembianze femminili al posto di una modella ballerina. Quello che sembrava semplicemente un gioco, porta Einar a prendere coscienza della propria vera identità sessuale e, sempre più insofferente agli abiti maschili, capisce di essere nato in un corpo che non gli è mai appartenuto. E’ in atto, dunque, la non facile metamorfosi verso Lili Elbe. Il desiderio di Einar di essere a tutti gli effetti donna, non solo negli abiti e nel trucco, si fa sempre più forte. Aiutato da Gerda, consulta diversi psicologi, ma tutti lo considerano nient’altro che un pervertito o uno schizofrenico, fino al giorno in cui incontra il dottor Warnekros (Sebastian Koch), un luminare che da tempo sta studiando e mettendo a punto un intervento di riassegnazione sessuale. Einar/Lili trova il coraggio di essere sé stessa e decide di offrirsi come cavia, pur sapendo che si tratta di una procedura sperimentale mai osata prima e potenzialmente pericolosa.
Premio Oscar ad Alicia Vikander come miglior attrice non protagonista.
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