Si è tenuta sabato 18 dicembre 2020 la sesta edizione dei Fabrique Du Cinéma Awards, un premio alla creatività e alla sperimentazione per tutti i filmmaker che si impegnano con ogni mezzo a dar vita a nuovi stili e contenuti.
NON ODIARE di Mauro Mancini vince quest’anno per la categoria Miglior Opera Prima con voto unanime della giuria. Ad annunciare il premio i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, questa la motivazione:
Un esordio importante, rigoroso, estremamente coeso e con un cast scelto in maniera fantastica con attori consolidati e grandissime sorprese e una regia che racconta una storia archetipica con uno sguardo sobrio e visivamente aderente al contemporaneo. All’unanimità il premio Opera Prima Fabrique du Cinema va a Non Odiare di Mauro Mancini.
Non Odiare uscito nelle sale lo scorso 10 Settembre, sarà disponibile su SKY in Pay per View dal 24.12.20 e in Pay TV dal 24.01.21. Sarà inoltre possibile acquistarlo a partire dal 30.12.21 sulle piattaforme Chili, Rakuten e I tunes.
Il lungometraggio di Mauro Mancini, prodotto da Movimento Film con Rai Cinema, in associazione con Notorious Pictures, è stato l’unico film italiano in Concorso alla 35. edizione della Settimana Internazionale della Critica sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: qui, Alessandro Gassmann ha vinto il Premio Francesco Pasinetti per la migliore interpretazione maschile.
A seguire il film è stato selezionato in numerosi festival nazionali ed internazionali, per citarne alcuni:
- 43th Denver Film Festival 2020: Italian Showcase
- 25th Gold Coast International Film Festival (New York)
- 29th St. Louis International Film Festival 2020: International Spotlight
- 43th Festival du Film Italien de Villerupt 2020: Sélection Officielle
- 28th Raindance Film Festival 2020: Discovery (UK premiere)
- 36th Haifa International Film festival 2020: Panorama
- 7th Italian Film Festival Berlin 2020: Official Competition (German Premiere)
- 61th Thessaloniki International Film Festival 2020: Open Horizon (Greek Premiere)
- 30th Stockholm International Film Festival 2020: Discovery (Swedish premiere)
- 42th Cairo International Film Festival 2020: (African Premiere)
- 25th Kolkata International Film Festival 2020
- 22th Festival del cinema italiano di Ajaccio 2020
- 12th Les Arcs Film Festival 2020: Play Time (Francia)
- 25. Linea d’Ombra Festival
La storia di Non odiare è ambientata in una città del nord-est, un non-luogo mitteleuropeo, contaminato e innervato da tante etnie, pulsioni, sedimentazioni e dalle profonde radici ebraiche.
Qui vive Simone Segre (Alessandro Gassmann), affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa, rintraccia la famiglia dell’uomo: Marica (Sara Serraiocco), la figlia maggiore; Marcello (Luka Zunic), adolescente contagiato dal seme dell’odio razziale; il “piccolo” Paolo (Lorenzo Buonora). Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare…
“Né buoni né cattivi, ma semplicemente esseri umani”: così immagina i personaggi il regista Mauro Mancini. In definitiva, “Personaggi ordinari alle prese con situazioni straordinarie. Non odiare racconta quello che siamo sotto la pelle. La pelle bianca, ‘ariana’, che vorrebbero avere Marcello e i suoi amici neonazisti e quella bianca, ‘non ariana’, di Simone. La pelle tatuata del padre di Marcello e quella marchiata del padre di Simone. La pelle ‘scura’ dei migranti pestati a sangue nei bangla-tour e quella diafana, limpida di Marica. La pelle scura, spaccata dal sole che picchia sui barconi delle traversate. Quella ‘sporca’ dei “disperati” ai semafori. La pelle delle nostre città. E’ il pretesto per riconoscere l’altro come diverso. È il pretesto per odiare l’altro come diverso. Non odiare è la nostra pelle”.
PER
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