Lezioni di piano
Regia: Jane Campion; Romantico/Drammatico; Francia/Australia/Nuova Zelanda, 1993.
Interpreti: Holly Hunter, Harvey Keitel, Sam Neill, Anna Paquin.
Ore 21,15 Cielo, Canale 26; durata: 120’.
Un cult dei primi anni Novanta, con un poker di attori che fa la differenza. Sin dall’età di nove anni, Ada è muta, e un giorno giunge in Nuova Zelanda, dove si trova sposata per procura con Stewart, un piccolo possidente. Il pianoforte di Ada resta dapprima abbandonato sulla spiaggia, perché non lo si riesce a trasportare tra i sentieri dell’isola. Sarà Baines, un individuo bianco immerso nei costumi dei Maori, ad aiutare Ada a riaverlo. Tra Baines e Ada nasce una relazione dopo che questi ha domandato di poter ricevere da lei lezioni di piano ma anche una disponibilità della donna al contatto e alla seduzione. Lei accetta e dapprima subisce le attenzioni di Baines, di cui poi finisce per diventare l’amante quando l’uomo decide di lasciare il campo perché non è quello il modo migliore per fare breccia tra i desideri della donna. Il marito di Ada, sentitosi tradito, in un momento di follia le taglierà un dito, così che lei non potrà più suonare il pianoforte. Ma la musica non abbandonerà il destino della donna, che dopo un ulteriore incidente del caso, vivrà il riscatto attraverso la possibilità di una vita diversa, anche se i pensieri torneranno talvolta a quella parte di sé rimasta nel fondo del mare.
Palma d’oro e tre premi Oscar per il film visionario di Jane Campion le cui ambientazioni neozelandesi imprimono suggestione alle ispirazioni romantiche di un racconto che, al seguito delle musiche ipnotiche di Michael Nyman, offre un interessante sguardo femminile indagando i misteri della psiche della protagonista – Holly Hunter premiata con l’Oscar – muta e magnifica nel comunicare gli stati d’animo attraverso il volto. Erotismo torbido e lacerazioni dall’anima attraverso un personaggio che vive la propria eccezionalità e non rinuncia a vivere e a sentire sino in fondo, regalandoci con Holly Hunter una presenza di rara intensità. Le scenografie naturali composte da foreste tropicali battute dalla pioggia divengono parte integrante del dramma in cui si segnala l’apparizione indelebile di Anna Paquin in un ruolo di bambina, anche lei premiata con un Oscar.
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