La città proibita
Regia: Zhang Yi-Mou; Drammatico/epico; USA, 2006
Interpreti: Chow Yun-Fat, Li Gong, Jay Chou, Ye Liu, Chen Jin, Li Man, Qin Junjie, Dahong Ni.
Ore 00,45, Rai 2, canale 2; dura: 111’.
Nella Cina del X secolo, un imperatore della dinastia Hou Tang torna nella Città Proibita dopo una lunga assenza e scopre che l’imperatrice sta tramando un complotto per spodestarlo dal trono. Con maestria e opulenza visiva viene narrata l’intera storia della grande dinastia dei Tang.
Il regista Zhang Yimou conclude così la sua trilogia dedicata al genere cinematografico “cappa e spada” alla cinese (wuxiapan); la trilogia è iniziata nel 2002 con Hero, proseguita nel 2004 con La foresta dei pugnali volanti e termina con La Città Proibita.
Il montaggio è stato eseguito da Long Cheng, le musiche della colonna sonora sono state composte da Shigeru Umebayashi mentre gli effetti speciali sono stati realizzati da Amit Desai.
Film visivamente splendido nel quale riluce la figura articolata e tormentata dell’imperatrice, una bellissima Gong Li ( Lanterne rosse, La storia di Qiu Ju e Memorie di una Geisha), che dà nuovamente prova di essere una grande attrice.
Il titolo cinese del film (in originale: Curse of the Golden Flowers) è tratto dall’ultimo verso di una breve composizione scritta da Huang Chao, capo dell’ultima rivolta contadina Tang:
«Quando in autunno giungerà il Festival di Chyongyang,
il mio fiore [il crisantemo] sboccerà e tutti gli altri periranno.
Quando la celestiale fragranza [del crisantemo] pervaderà Chang’an,
l’intera città sarà rivestita da un’armatura dorata.»
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