C’è qualcosa che rende la maggior parte dei film del regista americano Spike Lee, dai più famosi (Lola Darling, Jungle Fever, Malcom X, La 25 esima ora, Inside Man…) ai meno riusciti – o meno compresi – carichi di energia vitale, inafferrabili, incasellabili, feroci e rabbiosi.
Che piaccia o no, Lee ha uno stile inconfondibile e carismatico e quando non racconta la storia del popolo afroamericano e le ingiustizie passate e presenti, facendo apertamente politica, spiattellando facce e nomi, documentari veri, foto scioccanti che raccontano la guerra, la violenza, insomma, la storia, è un regista raffinato dalla mano poetica che nei momenti di grazia sa parlare la lingua universale dell’umanità, comprensibile da ogni colore e latitudine.
Da 5 Bloods – Come Fratelli esordisce con Muhammed Ali, con il suo celebre discorso del 26 febbraio 1978 a Chicago: «La mia coscienza non mi permette di sparare a un mio fratello. E perché dovrei sparargli? Non mi hanno mai chiamato “negro”. Non mi hanno mai linciato». Eppure durante la guerra del Vietnam la maggioranza dei ragazzi mandati a combattere e morire furono proprio i neri, carne da macello sacrificabile per una giustizia e un’integrazione sociale che non è mai avvenuta del tutto, anche se gli Stati Uniti sono stati costruiti grazie al popolo afroamericano, al suo lavoro e al suo sacrificio. Le cose dagli anni 70 ad oggi sono davvero cambiate? La carta vincente di Da 5 Bloods è che la denuncia sociale e politica di Lee questa volta abbraccia il mondo e quello che non è cambiato – si può svelare senza spoiler – non è solo l’ingiustizia, ma l’avidità della natura umana. La verità è che la guerra insomma, quando ci sono di mezzo i soldi, i potenti e i meno abbienti, non finisce mai.
Il regista racconta la storia di 4 veterani afroamericani (ai quali si unisce il 5°, il figlio di uno di loro), anzianotti ed acciaccati, legati da grande amicizia, che si rincontrano, proprio in Vietnam, rientrando dalle loro vite più o meno realizzate, per cercare i resti del loro caposquadra (Chadwick Boseman) deceduto in battaglia e per trovare anche un tesoro da spartirsi: dei lingotti d’oro che avevano nascosto decenni prima. In due ore e mezzo di film – che dopo un esordio in sordina tengono incollato lo spettatore – si passa dalla tranquillizzante normalità dell’oggi (è tutto passato) a base di brindisi con ombrellini colorati tra ex veterani ed ex Viet Cong con la testa canuta, a momenti di puro orrore. E non saranno i tanti flashback del passato a riportare alla memoria inseguimenti nella giungla, sparatorie, litigi e sangue, ma la realtà che stanno vivendo i cinque amici. La giungla si trasforma in una terra popolata da fantasmi del passato e dai pericoli, umani e dinamitardi, del presente.
Il veterano Paul (Delroy Lindo), affetto da disturbo post traumatico, è la voce più potente della rabbia che non si placa e diventa delirio visionario ma anche rivelatore, grazie alla sua intensissima interpretazione che dà quasi il ritmo alla spedizione degli uomini nella giungla e al loro improvviso scivolare nell’incubo.
La colonna sonora di Terence Blanchard, la magnifica costante nei film del regista americano, è in sintonia col momento storico raccontato, la guerra del Vietnam: classici di Marvin Gaye (Inner City Blues), Curtis Mayfield, Freda Payne, The Spinners, The Chambers Brothers.
Da 5 Bloods è un film dalla narrativa potente e conferma Spike Lee come uno dei più talentuosi registi in circolazione, sempre più lucido e maturo, in grado di passare da uno stile documentaristico a una capacità di inquadratura e visione da alto cinema. Col tempo migliora lo stile ma non si perde per strada la rabbia e il desiderio di gridare l’ingiustizia che si ripete, senza dimenticare però che alla rabbia si accompagna anche l’amore, sempre e comunque, per il proprio paese. Infatti se esordisce con il discorso dinamitardo di Ali, il film si chiude con la quiete del reverendo King, che cita la poesia del poeta di Harlem, Langston Hughes:
“Oh, sì, chiaro e forte lo dico, l’America non è mai stata America per me, eppure, lo giuro su Dio — America sarà”
Il film è visionabile in streaming sulla piattaforma Netflix.
Regia: Spike Lee
Titolo: Da 5 Bloods – Come Fratelli
Uscita: June 12, 2020 (United States)
Durata: 156′
Paese: Stati Uniti
Sceneggiatura: Danny Bilson, Paul De Meo, Kevin Willmott, Spike Lee
Cast: Delroy Lindo, Jonathan Majors. Clarke Peters, Norm Lewis, Isiah Whitlock Jr., Mélanie Thierry, Paul Walter Hauser, Jasper Pääkkönen, Jean Reno, Chadwick Boseman
Musica: Terence Blanchard, Cinematography Newton Thomas Sigel
Produzione: Adam Gough Production companies 40 Acres and a Mule Filmworks Rahway Road Lloyd Levin/Beatriz Levin Production
Distribuzione: Netflix
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