I Cancelli Del Cielo
Regia: Michael Cimino; Avventura/Drammatico; USA, 1980
Interpreti: Kris Kristofferson, Christopher Walken, John Hurt, Isabelle Huppert, Sam Waterston, Brad Dourif.
Ore 21.10 Rai Movie, Canale 24; durata: 216′.
Cult maledetto e celeberrimo, detestato negli Stati Uniti e idolatrato in Europa.
Siamo nella contea di Johnson, Wyoming, verso la fine del secolo scorso. I grandi allevatori in guerra contro gli immigrati dall’Europa dell’Est, i quali reclamano la terra che è stata loro promessa. I contadini sono difesi dallo sceriffo Averill, mentre gli allevatori hanno come legale Billy Irvine. Lo sceriffo riesce a organizzare militarmente gli immigrati e ad affrontare finalmente lo squadrone dei killer pagati dagli allevatori in una sorta di battaglia campale.
“Vi furono grandi battute d’arresto nella produzione del film a causa del superamento di costi e tempo, pubblicità negativa e voci circa il presunto stile registico prepotente di Cimino. All’uscita il film ricevette recensioni negative e incassò meno di tre milioni di dollari in patria (a fronte di un budget stimato di 44 milioni), avvicinando al collasso la società di distribuzione, la United Artists, e distruggendo effettivamente la reputazione di Cimino, in precedenza uno dei registi in ascesa di Hollywood grazie al suo celebre film del 1978 Il cacciatore, che aveva vinto cinque Premi Oscar 1979. Il regista aveva una visione costosa e ambiziosa per il film e si spinse a usare oltre quattro volte il budget previsto. I problemi finanziari del film e il conseguente trasferimento della United Artists portarono a un allontanamento dalla filosofia della Nuova Hollywood a favore di un maggior controllo delle case di produzione sui film.
Col passare del tempo, un certo numero di valutazioni sono diventate più sfumate e, in alcuni casi, decisamente positive. Alberto Barbera ha descritto I cancelli del cielo come un capolavoro moderno, il cui rimontaggio dopo l’insuccesso delle proiezioni per la stampa sarebbe stato una delle più grandi ingiustizie della storia del cinema“.
Il film passò alla storia poiché costò il fallimento alla United Artists a causa degli enormi costi di produzione e degli scarsi incassi, stroncando la carriera dell’allora promettente e visionario regista Cimino. Quest’ultimo, dopo la fine del film ha sofferto di depressione post-traumatica e le poche volte in cui ha concesso un’intervista, ha liquidato la questione assumendosi le responsabilità che di fatto gli erano state imputate. Si possono trovare in giro svariate versione del film I Cancelli del Cielo, più o meno tagliate.
“Il film totale. Il kolossal d’autore. Una roulette russa dove puntare il credito di un’intera vita e poi accettarne le conseguenze, senza il minimo compromesso, senza la minima esitazione. Del resto Heaven’s Gate inscrive già nel suo meraviglioso titolo lo statuto di film di frontiera, spazio fuori dal tempo, opera informe e testo mai compiuto, perennemente al confine tra cielo e terra, idolatria e iconoclastia, dionisiaco e apollineo, autorialità e industria” (Pietro Masciullo di Sentieri Selvaggi)
N-Capace
Regia: Eleonora Danco; documentario/drammatico; Italia, 2014.
Interpreti: Eleonora Danco.
Ore 22.38 RAI5, Canale 23; durata: 183′.
N- Capace è stato presentato in concorso al 32°TFF (Torino Film Festival 2014), vincitore del 2015 – Ciak d’oro Premio Bello & Invisibile e Film della Critica per Sindacato Critici Cinematografici Italiani.
Debutto registico dell’attrice e autrice teatrale Eleonora Danco, N- Capace (storpiatura in dialetto romanesco dell’aggettivo incapace, ma anche la formula matematica che si riferisce alle possibilità infinite di essere capaci) è un documentario sui generis e un viaggio surreale alla ricerca dei ricordi della protagonista, che in seguito alla morte della madre, azzera il presente e il passato per ricreare uno spazio interiore di ricerca personale sul significato della (propria?) vita.
Si parte dalla città della sua infanzia, Terracina, per poi approdare a Roma, luogo in cui Eleonora Danco è cresciuta e si è formata artisticamente. Vestita di bianco, come una dea o un’anima – in pena – quale è, l’attrice racconta la sua biografia e la sua vita attraverso interviste fatte ad adolescenti e ad anziani, che rivelano in modo inaspettato, fresco e bizzarro il loro concetto di amore, vita, esistenza.
N- Capace è un documentario esistenziale ideato ed interpretato da una donna, un’artista, che non teme di mettere a nudo se stessa, di svelarsi e di cercare, riuscendo in modo originale, autentico e spontaneo nell’impresa, non facile, di creare un piccolo film interessante e piacevole, a tratti doloroso, che cerca di sciogliere nodi esistenziali e di rispondere alle domande che attanagliano ognuno.
Forse non per tutti i palati, N-Capace è un lungometraggio surrealista, senza una linea narrativa ma con una netta traccia emotiva, decisamente da riscoprire, un piccolo caso cinematografico premiato da Ferzan Ozpetek con 2 menzioni speciali al Torino Film Festival del 2015, acquistato per le proiezioni cinematografiche da Nanni Moretti. Ispirato al cinema di Buñuel e ai quadri di De Chirico per ammissione della sua stessa regista, in N- Capace si affrontano in modo lieve, poetico e inusuale temi come infanzia, morte, sesso e famiglia.
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