Videodrome
Regia: David Cronenberg, horror/fantascienza, USA, 1983
Interpreti: James Woods, Sonja Smits, Deborah Harry, Peter Dvorsky, Jack Creley, Lynne Gorman.
Ore 22,49, Italia 2, Canale 66, durata 90′
Max Renn (un allucinato anti-eroe James Woods) è a capo di una piccola stazione televisiva specializzata in film dai contenuti violenti alla ricerca di prodotti sempre più scioccanti per arricchire il palinsesto e avvincere il pubblico. Uno dei suoi impiegati, Harlan (Peter Dvorsky), riesce ad avere accesso a una stazione televisiva pirata chiamata Videodrome che trasmette film estremi di torture e mutilazioni, spesso fino alla morte. Immediatamente attratto dall’idea, Max vorrebbe quel materiale per la sua televisione. L’affascinante Debby (Deborah Harry, ex cantante dei Blondie) con la quale Max ha una relazione, con la scusa di partire per un viaggio, si recherà presso la fonte da cui partono i filmati di Videodrome. Ma la giovane donna, già avvezza a pratiche sado-masochistiche, scoprirà a sue spese che quei filmati sono reali e non frutto di finzione.
Esperimento visionario e memorabile sul potere venefico e fatale delle immagini e della violenza reiterata ad esse collegata, Videodrome è uno dei capolavori di Cronenberg, anticipatore del futuro. Ardita e spietata metafora sul sistema televisivo e l’interazione delle immagini con il cervello umano, Videodrome attraverso le visioni scioccanti di un horror efferato, rivela il potere della violenza e la totale amoralità di quella che diventa una vera religione dalla quale è impossibile tornare indietro. La carne e la tecnologia si fondono, letteralmente, insieme, dando vita a ibridi spaventosi che sono però al contempo oggetti erotici. Inevitabile pensare al successivo Crash (1996) che ne riprende alcune tematiche, collegando sesso e tecnologia in una ricerca di emozioni sempre più estreme e violente direttamente connesse alla morte.
Spregiudicato, scioccante, coraggioso, indimenticabile, rivelatore.
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