Servizio in camera
Regia: William A. Seiter; Commedia; USA, 1938
Interpreti: Groucho Marx, Harpo Marx, Chico Marx, Lucille Ball
Ore 5,00 canale 24, Rai Movie; durata: 78’
Per i nottambuli, o per chi rimane appisolato sul divano fino a notte fonda, un risveglio a bomba con i fratelli Marx, trio comico che diverte anche qui, in una delle commedie finali della loro portentosa parabola cinematografica, non scritta appositamente per loro; gli impareggiabili comici si mantengono pronti a sfoderare la loro tenuta, a cominciare dal ruolo di Goucho, un produttore teatrale truffaldino alla ricerca di finanziatori per mettere in scena un dramma sui minatori. Questi, aiutato dai complici Chico e Harpo, alloggia in un albergo gestito dal cognato, nei cui confronti contrae un grosso debito che aumenta perché Groucho vi ospita anche attori e attrici. Un controllore dell’albergo è intenzionato a chiarire la situazione così che Groucho pensa di darsi alla fuga ma è soccorso da Lucille Ball, una delle attrici che gli procura nella sua stanza un incontro con un finanziatore. Commedia degli equivoci quasi completamente ambientata nella camera di Groucho, presenta momenti alla Hellzapoppin’, come quelli con il cameriere russo che irrompe con puntualità nella scena.Il racconto si trascina un po’ ma riesce a risollevarsi grazie alla portata del trio comico, a cui non mancanono battute o dialoghi affilati, da cui soprattutto Groucho attinge, pescando come sempre nel repertorio dei doppi sensi (“Lei mi ha scritto che era un grande impresario!” – “Sono un grande impresario. Un grande impresario non investe mai il suo denaro”). La sintesi si mantiene, nonostante la sceneggiatura convenzionale non aiuti e il ritmo appaia in più momenti incostante.
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