Harvey
Regia: Henry Koster; Commedia/Commedia drammatica; USA, 1950.
Interpreti: James Stewart, Josephine Hull, Charles Drake, Cecil Kellaway, Jesse White, Victoria Horne.
Ore 00:45 Rete 4, Canale 4; durata: 104’.
Elwood vede e parla con un grande coniglio bianco alto circa due metri, il suo amico immaginario. L’animale che non vediamo mai, ma di cui sentiamo a poco a poco la presenza, crea notevole imbarazzo alle sorella del protagonista, la quale, esasperata, fa internare il fratello in una clinica psichiatrica. Ma Elwood, con il volto buono di James Stewart, forse un po’ matto ma nemmeno troppo, ha nell’amico misterioso quell’angelo concreto che lo tira fuori dai guai, soccorrendolo tra le bizzarrie che l’esistenza propina. Il personaggio è ingenuo, ma questa condizione non nasconde anche una certa capacità di affrontare la pazzia quotidiana con l’astuzia di uno sguardo differente. L’eleganza e la bravura degli interpreti conserva nel tempo il calore di una commedia classica in cui gli equivoci e le situazioni comiche, anche esilaranti, lasciano parlare lo spirito guida raffigurato da quell’amico immaginario che vorremmo avere al fianco nei momenti difficili e a cui facciamo affidamento nei nostri sogni ad occhi aperti. Elwood e il suo coniglio influenzano il cinema americano: da Forrest Gump a Roger Rabbit passando per Donnie Darko e Provaci ancora Sam, se ne possono cogliere tracce laddove il conflitto tra la scena sociale e i propri sentimenti più profondi diviene uno tra gli argomenti in primo piano di un film. Perché Harvey, nella tradizione della migliore commedia, sa essere filosofico con leggerezza, indirizzando il suo messaggio di condivisione alle persone della strada, parlando all’idiota (dostoevskiano) che è in noi.
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