Red Sparrow
Regia: Francis Lawrence; thriller/spy story; USA, 2018
Interpreti: Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, Charlotte Rampling, Jeremy Irons, Ciarán Hinds
Ore 21:15, Mediaset 20, canale 20, durata: 165’.
Le spy stories, da Nikita in poi, hanno spesso raccontato la trasformazione estetica ed interiore e le imprese di una giovane donna che parte da uno stato di vulnerabilità iniziale per diventare poi un’affascinante e infallibile spia. In questo preciso contesto si colloca Red Sparrow. Thriller accattivante, sanguinoso ed erotico, interamente focalizzato sulla figura della protagonista, la russa Dominika Egorova (una splendente Jennifer Lawrence). Il film ci racconta tutto di lei, mantiene però intatto l’enigma di uno sguardo e di una recitazione a tratti gelidi, lasciando spesso lo spettatore nel dubbio: da chi parte sta, veramente, Dominika?
La sua carriera di prima ballerina si è interrotta per una rovinosa caduta che le ha frantumato una gamba, ma lo zio (Matthias Shoenaerts), pezzo grosso dell’intelligence russa, la conduce con astuzia verso una nuova vita, facendola addestrare alle arti dello spionaggio e soprattutto della seduzione presso la Sparrow School. Intravede un buon potenziale in questa ragazza bella e intelligente, tanto figlia premurosa quanto assassina spietata, dotata di forte orgoglio e capacità manipolatoria. Ma il risultato andrà ben oltre le aspettative dello zio. Il buon agente americano della CIA (Joel Edgerton), in possesso di una preziosa informazione, sarà il primo obiettivo dell’agente russo Dominika.
La storia è tratta dal libro di James Matthews, ex agente della CIA, che ha fatto anche da consulente durante le riprese del film e non risparmia stupri, torture e violenze, tanto che il regista ha cercato di smussare i toni dello script iniziale per rendere il personaggio di Dominika accettabile all’attrice Jennifer Lawrence, sua pupilla fin dai tempi di Hunger Games.
Red Sparrow, pur non brillando per l’originalità della storia – molti personaggi sono stereotipati o appena abbozzati – riesce ad incollare lo spettatore allo schermo. Ben sceneggiato, basato più sulle acrobazie mentali dei protagonisti che sulle scene di azione, con immancabile sorpresa finale, il film è arricchito da atmosfere opprimenti ed enigmatiche rimandano a Gorky Park di Michael Apted, location esplicitata fin dalle prime sequenze. Sempre ai film di spionaggio anni 80 si ispira anche la scena in cui la bella protagonista decide di cambiare il colore dei capelli, entra in un bagno pubblico armata solo di pettine e tubetto, per uscirne con una capigliatura perfetta degna di un salone di bellezza (misteri della finzione…).
Ma è proprio questo il gioco, tra rivelazioni sulla natura umana (un misto di debolezze, bisogni ed ideali), sospensione dell’incredulità e spunti realistici tratti dal libro-denuncia, a rendere Red Sparrow un degno thriller che sa fare bene il suo lavoro: sedurre, stupire e divertire. Che è tutto quello che si può chiedere ad un buon film di genere.
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