Disponibile su RaiPlay Maraviglioso Boccaccio, un film del 2015, diretto da Paolo e Vittorio Taviani. Il film è basato sul Decameron di Giovanni Boccaccio. È uscito nelle sale cinematografiche il 26 Febbraio 2015. Sceneggiato da Paolo e Vittorio Taviani, con la fotografia di Simone Zampagni, il montaggio di Roberto Perpignani, le scenografie di Emita Frigato, i costumi di Lina Nerli Taviani e le musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia, Maraviglioso Boccaccio è interpretato da Lello Arena, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Riccardo Scamarcio, Flavio Parenti, Vittoria Puccini, Jasmine Trinca, Kim Rossi Stuart, Michele Riondino e Kasia Smutniak.
Trama
Firenze, 1348. La peste decima gli abitanti della città toscana e un gruppo eterogeneo di tre giovani uomini e sette donne si rifugia in una remota villa sulle colline. Vivendo come una comunità, il gruppo decide di raccontarsi una storia al giorno per distrarre le menti dalla precaria situazione che vivono.
I meravigliosi colori pastello della campagna toscana fanno da imprescindibile scenario all’ultimo film dei fratelli Taviani che, mossi dall’esigenza di sottrarsi a un periodo storico ‘paludoso’ come l’attuale, decidono di rivolgersi al capolavoro del Boccaccio proprio per ritrovare, attraverso la vitalità delle sue novelle, quella linfa rigenerante che sembra fatalmente mancare ai nostri impoetici tempi. Il periodo storico in cui si svolgono i fatti – siamo intorno alla metà del Trecento – viene ricostruito con una certa fedeltà, ed è un piacere per gli occhi seguire le architetture e le forme degli interni, sublimi per la loro austera semplicità, in cui si muovono i vari protagonisti, nella fattispecie i novellisti, riunitisi fuori Firenze per scampare al flagello della peste, e i vari personaggi evocati dai loro racconti. I colori accesi dei costumi curati da Lina Nerli Taviani si amalgamano armoniosamente con la fotografia nitida e luminosa di Simone Zampagni, donando all’insieme un senso di omogeneità che ristora lo sguardo sempre stimolato ad abbracciare l’interezza delle inquadrature fisse in cui si distende un ricercato montaggio interno, fatto di scenografie assai curate e di opportuni movimenti degli attori. Solo le musiche si discostano dal contesto, visto che la scelta dei registi è caduta su autori come Verdi, Puccini e Rossini, ma ciò non provoca alcun stridore, anzi certi decisivi passaggi sono sottolineati da adeguati contrappunti che li sostengono egregiamente.
Si nota, insomma, in Maraviglioso Boccacio una cura estrema della messa in scena, tutto è calibrato al millimetro, e ciò costituisce l’ottima premessa per il successivo lavoro di direzione del cast, che vede al suo interno i migliori nomi dell’attuale panorama cinematografico italiano, da Jasmine Trinca a Kim Rossi Stuart, da Lello Arena a Paola Cortellesi, fino a Kasia Smutniak, Carolina Crescentini, Riccardo Scamarcio e Vittoria Puccini.
Le novelle scelte dai Taviani per l’occasione sono cinque e rispettivamente: la novella di Messer Gentil de’ Carisendi e Monna Catalina, la novella di Calandrino , la novella narrante l’amore fra Ghismunda e Guiscardo osteggiato dal padre di lei, il principe Tancredi, la badessa e le brache del prete, Federigo degli Alberighi. Ciascuna di essa ci comunica un’emozione diversa, dalla tristezza alla gioia, dall’amore al riso, alla passione; insomma, una vasta gamma di sensazioni che si srotola durante l’arco delle quasi due ore di visione, senza mai inciampare in passaggi meno efficaci o ridondanti.
Reduci dal meritatissimo Orso d’Oro vinto al Festival di Berlino per Cesare deve morire, i fratelli Taviani, dunque, tornano al lungometraggio di finzione con un’opera delicata e incisiva allo stesso tempo, attingendo a quella riserva di energia e senso che solo un capolavoro come il Decameron di Boccaccio poteva fornire. Un cinema necessario e mai semplicemente decorativo o estetizzante.
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