Il regno
Regia: Rodrigo Sorogoyen; Thriller/Drammatico; Spagna, 2018
Interpreti: Antonio de la Torre, Josep Maria Pou, Bárbara Lennie, Nacho Fresneda, Ana Wagener, Mónica López, María de Nati, Luis Zahera
Ore 23,25 Rai 4, Canale 21; durata: 122’
Manuel Gómez Vidal è un influente politico con un’ottima posizione sociale, il quale vede la sua vita perfetta crollare dopo uno scandalo di corruzione in cui è coinvolto assieme con l’amico e collega di partito Paco. Ma la grande sorpresa arriva non appena Manuel scopre che il vertice del suo partito non ha alcuna intenzione di proteggerlo, anzi intende scaricarlo metttendolo alla gogna mediatica. I mass media fanno dello scandalo un argomento da prima pagina, e il partito è schierato nel proteggere e salvare soltanto Paco.
Manuel, additato dall’opzione pubblica come colui che ha corrotto e tradito, non si arrende, inizia una corsa furibonda per trovare complici e volti che come lui sapevano ma adesso si nascondono. Inizia una guerra contro la macchina ben oliata della corruzione e i modi di operare del suo partito, quel “regno” che nel film assume un aspetto grave, impenetrabile. Il film, con la regia in crescendo di Rodrigo Sorogoyen, è un’escalation di tensione e angoscia nel pedinamento senza tregua dei tentativi di Manuel (un ottimo Antonio de la Torre) di trovare qualche incrinatura dentro un partito che esclude, schiaccia, ha già deciso l’eliminazione del suo adepto scomodo. Memorabile la parte finale, con l’inseguimento in auto a luci spente, mentre l’apparizione di Manuel durante la trasmissione televisiva in cui accetta di essere intervistato da una giornalista dell’opposizione, mette al muro e smaschera le ragioni di una condizione politica emblematica della Spagna del periodo (e non solo di quella parte di mondo).
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