Roma città aperta
Regia: Roberto Rossellini; Guerra/Drammatico; Italia, 1945
Interpreti: Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Vito Annichiarico, Maria Michi, Marcello Pagliero
Ore 22,45, LA7, Canale 7; durata: 98’
Il film italiano che più di tutti ha aperto la strada per il cambiamento e la modernità nel cinema è anche il film più celebre del Neorealismo, realizzato da Roberto Rossellini in condizioni di estrema povertà di mezzi e di precarietà leggendaria. Il cinema diventa Storia e racconta l’occupazione tedesca di Roma, con l’ingegnere comunista Manfredi che milita nella Resistenza e prende contatti con un compagno tipografo. Sulle sue tracce opera la Gestapo, mentre l’uomo, che ha trovato rifugio nella casa di un sacerdote, viene imprigionato, e la sua donna falcidiata da una raffica di mitra.
Film che ha fatto scuola, è memorabile nelle singole sequenze e nell’affresco di una città distrutta, abitata dalla degradazione, ma anche dal coraggio, come quello dell’ingegnere che, pur torturato, non rivela ai tedeschi i nomi dei compagni, o nella figura del prete fucilato mentre viene salutato dai ragazzini della parrocchia. Anna Magnani, Aldo Fabrizi, soprattutto con questo film entrano tra i volti della Resistenza, mente Maria Michi è l’attrice cocainomane che in passato ebbe una relazione con l’ingegnere comunista e adesso permette agli ufficiali tedeschi di catturare sia l’ex amante che il prete. Pagine di disperazione, colte da Rossellini senza orpelli, con adesione livida e sgomenta. Alle origini del film, il personaggio, realmente esistito, di don Morosini, che i tedeschi fucilarono per la sua adesione alla Resistenza.
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