Conferito alla sceneggiatura che più si distingue per originalità e per la capacità di sperimentare nuove formule narrative, oltre che per l’attenzione alla realtà sociale e ai temi emergenti del mondo contemporaneo, il Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” 2021 vede in corsa sette titoli europei distribuiti durante la stagione cinematografica 2020-2021: “Un altro giro” sceneggiatura: Thomas Vinterberg, Tobias Lindholm, Regia: Thomas Vinterberg; “Il cattivo poeta” sceneggiatura e regia: Gianluca Jodice; “Est – Dittatura Last Minute“ sceneggiatura e regia: Antonio Pisu; “The Father – Nulla è come sembra” sceneggiatura: Christopher Hampton, Florian Zeller, Regia: Florian Zeller; “Miss Marx” sceneggiatura e regia: Susanna Nicchiarelli; “Non odiare” sceneggiatura: Davide Lisino, Mauro Mancini, Regia: Mauro Mancini; “Volevo nascondermi” sceneggiatura: Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Regia: Giorgio Diritti.
I titoli sono stati selezionati dalla giuria Amidei composta dalla sceneggiatrice Doriana Leondeff, i registi e sceneggiatori Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e Francesco Munzi, il regista Marco Risi, la produttrice e Presidente di Giuria Silvia D’Amico e l’attrice Giovanna Ralli.
A seguire, sempre nella Mediateca.Go “Ugo Casiraghi” per la sezione “Pagine di Cinema” verrà presentato il libro “Culture del film. La critica cinematografica e la società italiana“ a cura di Michele Guerra e Sara Martin (Il Mulino Editore, 2020) alla presenza dell’autrice e di Roy Menarini dell’Università degli Studi di Bologna.
Quale funzione culturale ha svolto la critica cinematografica negli anni d’oro della produzione e del consumo di film in Italia? Quali sono stati i luoghi principali da cui si è saputo costruire un discorso critico capace di muoversi dentro il più ampio dibattito culturale nazionale? Il volume delinea una mappatura geografica e ideologica delle riviste di settore, studia la pervasività dei temi cinematografici nei periodici di ambito letterario, teatrale, artistico, nei quotidiani e in alcuni rotocalchi, si interroga sull’autorevolezza e sul potere della figura del critico e sui processi di istituzionalizzazione della pratica critica, individua l’importante ruolo delle donne, studia la funzione delle immagini e il confronto con la sempre più complessa idea di cultura popolare. Mette a fuoco, attraverso traiettorie di ricerca ad ampio raggio, le azioni che hanno contribuito a formare una cultura cinematografica nel nostro paese.
Alle ore 14 nella sala 2 del Kinemax, “La tragedia di un uomo ridicolo” scritto e diretto da Bernardo Bertolucci chiude la carrellata di proiezioni della sezione speciale “Avere 40 anni. Scritture italiane 1981” a cura di Roy Menarini. Tutti i film proposti nella sezione provengono dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.
Alle ore 14 nella Sala 3 un evento speciale animerà il pomeriggio dell’Amidei, la protezione di “Ghiaccio” il documentario scritto e diretto da Tomaso Clavarino che racconta le giornate sei ragazzi immigrati da Gambia e Sierra Leone catapultati nella provincia italiana tra quotidianità, nuove abitudini, difficoltà.
Così nelle parole del regista: “A volte la sola fotografia non basta a raccontare una storia. Non basta perché di storie di migranti ne sentiamo e vediamo tutti giorni, e allora l’unico modo per provare a dire qualcosa di nuovo, di diverso, su di un tema molto dibattuto è immergersi dentro di esso….la storia di Kebba, Seedia, James, Edward, Lamin e Joseph, è fatta di silenzi, di suoni, di movimenti, di parole, ed è per questo che ho deciso di provare a raccontarla utilizzando un mezzo diverso da quello che mi è più usuale.
Una sfida, sicuramente, ma anche nuovi stimoli, nuovi metodi di lavoro. La domanda che mi faccio spesso, da quando ho iniziato a lavorare a questa storia nel giugno 2017, è: perché voler raccontare in un documentario la vita di questi ragazzi? Perché la loro e non quella di altri migranti arrivati sul territorio italiano? E la risposta è semplice: perché questi ragazzi sono la risposta a chi, in Italia, e nel resto del mondo, pensa che i richiedenti asilo siano dei “parassiti” in grado, solamente, di sfruttare le risorse che gli Stati ospitanti mettono loro a disposizione”.
Alle ore 16 nella sala 2 sarà tempo di serialità televisiva con la sezione “Scrittura seriale: omaggio a Mattia Torre”. Curata da Sara Martin, la sezione quest’anno rende omaggio a Mattia Torre, tra i più originali sceneggiatori italiani contemporanei, scomparso prematuramente nel 2019, autore di serie TV di grande successo critico e commerciale come “Boris” e “La linea verticale”. E sarà proprio l’episodio 1 di quest’ultima, scritta e diretta da Mattia Torre seguita dalla proiezione di “Figli”, per la sceneggiatura di Mattia Torre e la regia di Giuseppe Bonito, ad entrare nelle pieghe della scrittura dedicata alla serialità televisiva. Saranno presenti Matteo Oleotto e Sara Martin.
Alle ore 17 nella Mediateca.Go “Ugo Casiraghi” prosegue la sezione “Pagine di cinema” con la presentazione del libro “Ugo Pirro: la scrittura del conflitto. Il futuro sceneggiatore e i suoi quattro romanzi di guerra” a cura di Donata Carelli (Universitalia Editore, 2020) alla presenza dell’autrice e di Francesco Ranieri Martinotti, Presidente ANAC e direttore del festival France Odeon.
A seguire, alle 18 nella Mediateca.Go “Ugo Casiraghi”, l’incontro con i vincitori del 40° Premio internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei”.
Alle 21 apre la serata finale del 40° Premio “Sergio Amidei” nella centralissima Piazza della Vittoria la premiazione dei vincitori del 40° Premio Internazionale alla migliore sceneggiatura “Sergio Amidei” .
A seguire, verrà proiettato il teaser del cortometraggio “Audizione” di Cristian Natoli per giungere infine alla proposta conclusiva della kermesse, la proiezione di “Volevo nascondermi” per la sceneggiatura di Giorgio Diritti, Tania Pedroni e la regia Giorgio Diritti, settimo e ultimo film in concorso per il Premio internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei”.
Il Premio “Sergio Amidei” è ideato e organizzato dall’Associazione culturale “Sergio Amidei” con il Dams – Discipline dell’audiovisivo, dei media e dello spettacolo, Corso interateneo Università degli Studi di Udine e Trieste e dall’Associazione Palazzo del Cinema-Hiša Filma.
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