La storia di Cerenentola, fanciulla trattata come una domestica dalla matrigna e dalle sorellastre che grazie a bellezza, virtù e un po’ di magia trova il suo riscatto sociale, è di origine antichissima. Il suo archetipo letterario è Rodopi, dell’antico Egitto: schiava o cortigiana che fosse, era bellissima e il faraone la sposò dopo che un falcone divino gli portò la pantofola della ragazza. Le versioni più famose in occidente sono quelle di Giambattista Basile, Charles Perrault e dei fratelli Grimm.
La domanda che più sorge spontanea è: c’era davvero bisogno di un’ennesima Cenerentola, fiaba deliziosa ma anche un po’ obsoleta? Se la versione più famosa è quella Walt Disney, nell’omonimo film d’animazione (1950), l’ultima è quella live-action del 2015 diretta da Kenneth Branagh con protagoniste Lily James e Cate Blanchett.
Ebbene, la risposta, a sopresa, è: sì, ce n’era bisogno. La Cenerentola della regista Kay Cannon è un prodotto adolescenziale fresco e divertente, aggiornato ai ragazzini di oggi, che volteggia leggero, come le spumeggianti gonne della protagonista, senza pretese se non quelle di intrattenere attraverso musica, danza e senso dell’umorismo. Alleggeriti alcuni toni – la matrigna è cattiva ma non è il Male, solo una donna frustrata – la nostra Cenerella, chiamata Ella, non solo possiede un nome, ma anche una personalità, un talento nel cucire abiti e dei sogni molto precisi: realizzare sè stessa facendo quello in cui è brava e le piace.
In questa fiaba post femminista la fata madrina – interpretata in modo sorprendente dall’attore e cantante Billy Porter – non fa altro che realizzare gli abiti che la ragazza ha già disegnato e nasce, divenendo magica farfalla, simbolo di trasformazione, da un bruco che Cerenentola ha salvato. Il tema degli animali salvati che poi si rivelano utili, preziosi e magici, è anch’esso antico e presente in molte fiabe. La matrigna è incarnata dalla brava Idina Menzel, dotata di una potente voce da mezzosoprano, già co-protagonista del mondo delle favole nel 2007 nel non meno delizioso Come d’incanto, per la regia di Kevin Lima.
Tra esilaranti topini che si trasformano in ragazzoni frastornati e un po’ tonti – James Corden, tra i produttori del film, interpreta James, il topo cocchiere – e il bel principe, che ha una sorella più in gamba di lui e due genitori a dir poco ingombranti (Pierce Brosnam e Minnie Driver) spicca naturamente la protagonista, la giovane cantante di origine messicana/cubana Camilla Cabello, che dimostra versaltilità e talento interpretativo, soprattutto nelle scene musicali.
Cenerentola versione 2021 scorre frizzante come un film per ragazzi, a suon di ballo e battute, etnicamente variegato e dai costumi ricercati e coloratissimi, infrangendo qualche regola, finale compreso, ma lasciando intatto il romanticismo e l’ottimismo fiabesco.
La regista Kay Cannon sa quel che fa e si muove a suo agio nel rodato mondo dei ragazzi – o degli eterni ragazzi – avendo alle spalle la scrittura della commedia di successo Pitch Perfect dal primo fino al terzo film. Moderno, variegato, politicamente corretto, non tanto come dovrebbe essere il cinema ma come è la vita reale, Cenerentola, fiaba delle fiabe, si trasforma e cambia modi e linguaggio a seconda delle epoche che attraversa, senza dimenticare d’essere un messaggio d’amore. Inoltre, tutto ciò che muta aspetto e si adatta, senza modificare la sua più intima natura, ha vita lunghissima. Proprio come questa favola.
Il film è visionabile in streaming dal mese di settembre 2021 su Amazon Prime Video
Titolo originale: Cinderella
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno: 2021
Durata: 113 min
Genere: commedia, musicale
Regia: Kay Cannon
Soggetto: Cenerentola di Charles Perrault
Sceneggiatura: Kay Cannon
Produttore: James Corden, Leo Pearlman, Jonathan Kadin, Shannon McIntosh
Casa di produzione: Columbia Pictures, Fulwell 73
Distribuzione in italiano: Prime Video
Fotografia: Andrew Dunn
Montaggio: Stacey Schroeder
Effetti speciali: Matthew Beckwith
Musiche: Mychael Danna, Jessica Weiss, Camila Cabello
Scenografia: Paul Kirby
Costumi: Ellen Mirojnick
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