Nel 1940 la morte e la devastazione regnavano nelle principali capitali europee. Il regista tedesco Ernst Lubitsch, vincitore dell’Oscar alla carriera nel 1947, avvertì il bisogno di sorridere che avevano molte persone in quel periodo e così decise di trasportare sul grande schermo la commedia teatrale “Parfumerie” di Miklos Laszlo: il risultato finale uscirà nelle sale cinematografiche col titolo di “Scrivimi fermo posta”. Lubitsch scelse come sceneggiatore Samson Raphaelson, che aveva lavorato precedentemente con lui in sei film e la cui bravura sarà notata anche da Alfred Hitchcock, che lo vorrà per la celebre pellicola “Il Sospetto” . La scenografia spettò a Edwin Willis, che negli anni successivi vincerà otto premi Oscar, mentre la fotografia se la aggiudicò William Daniels.
Per interpretare la protagonista Klara Novak fu scelta Margaret Sullivan, un ruolo inconsueto per lei, abituata a recitare in ruoli drammatici, mentre Alfred Kralik ebbe il volto del celebre James Stewart. Frank Morgan, conosciuto dal grande pubblico per la sua interpretazione del Mago di Oz vestì i panni del signor Matuschek, proprietario del “Negozio dietro l’angolo” . La storia è basata su un gioco di equivoci . Alfred e Klara sono due commessi in un negozio di articoli da regalo che si detestano, ma che a loro insaputa intrattengono una corrispondenza epistolare. I due protagonisti vivono in una cupa e fredda Budapest, atmosfera che riesce a comunicare allo spettatore il delicato periodo storico che la città sta attraversando. Al grigiore dell’ambientazione è contrapposta la comicità dei personaggi. Infatti il signor Matuschek, sospetta che Alfred Kralik sia in realtà l’amante di sua moglie e lo licenzia. Alfred Kralik, dopo aver scoperto che la mittente delle lettere altri non è che la detestabile Klara Novak, decide di rivelare la sua vera identità a Klara durante la Vigilia di Natale. La ragazza scoprirà di essersi innamorata di Kralik, regalando al pubblico un finale divertente ed emozionante.
Nel 1998 la regista Nora Ephron dopo il successo ottenuto dalla pellicola “Insonnia d’amore” decise di dirigere un remake in chiave moderna del film di Lubitsch. Nora Ephron aveva sfiorato la vittoria all’Oscar con la sua sceneggiatura in “Harry ti presento Sally “ e non è una casualità che la sceneggiatura di “C’è posta per te“ fu scritta dalla stessa Ephron con l’aiuto della sorella Delia. Gli attori scelti per rivestire i panni dei protagonisti sono gli stessi di “Insonnia d’amore“: Meg Ryan e Tom Hanks. Meg Ryan, reduce dai successi “Harry ti presento Sally“ e “Insonnia d’amore“, che la avevano candidata per due volte al Golden Globe , si era specializzata nelle commedie e particolarmente apprezzate erano state le sue interpretazioni in “French Kiss“ , “Genio per amore“ e “Innamorati cronici“ . Secondo molti Meg Ryan sarebbe divenuta la nuova “Fidanzata d’America” e avrebbe raccolto l’eredità della frizzante Doris Day. Tom Hanks aveva precedentemente recitato in “Philadelphia” e “Forrest Gump” grazie ai quali aveva vinto il premio Oscar per due anni consecutivi, eguagliando il record di Spencer Tracy e conquistando in aggiunta due Golden Globes e l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. La coppia Ryan-Hanks si dimostrò molto affiatata ancora una volta. La vicenda si sposta nella New York dei nostri giorni e la nostra è l’era dominata dal computer e dalle mail, in cui le parole magiche sono: C’è posta per te. Meg Ryan è Kathleen Kelly, la proprietaria della piccola “libreria dietro l’angolo“ , mentre Tom Hanks è Joe Fox , un grosso imprenditore che costringerà la Kelly a chiudere la libreria a causa della sua spietata concorrenza. I due si scrivono anonimamente per posta elettronica e quando Joe Fox scoprirà che la destinataria delle sue mail è proprio l’acerrima rivale Kathleen Kelly, ormai consapevole di provare dei sentimenti profondi per lei, accetterà la dura sfida di riuscire a farla innamorare di lui. Questa volta i due attori non sono i commessi di uno stesso negozio e il risentimento che la donna prova nei confronti dell’imprenditore è dovuto al fatto che l’uomo la ha costretta a chiudere la sua amata libreria, un tempo appartenuta a sua madre. Purtroppo negli anni ’90 la concorrenza è spietata e solo le grande imprese riescono ad ottenere risultati soddisfacenti nel mercato grazie all’investimento di grandi capitali a svantaggio delle piccole imprese, nonostante queste ultime siano dotate di servizi migliori. Infatti nella “Piccola libreria dietro l’angolo“ la padrona è in grado di dare consigli e di scegliere i libri adatti per i bambini di ogni età al contrario della grande libreria Fox , che può contare su un vasto rifornimento e su prezzi più convenienti, ma dove i commessi non conoscono i titoli di alcune opere e si limitano a ordinare i libri richiesti non avendoli mai letti. La corrispondenza segreta, tema principale del film , è un mondo dove gli autori delle mail hanno bisogno di comunicare il proprio stato d’animo, di parlare con qualcuno estraneo a loro, con cui non sono legati se non dalla sola corrispondenza. Il non conoscere la vera identità del destinatario delle lettere aggiunge un tocco di fascino e di mistero che spinge a continuare la corrispondenza tra le due persone. Entrambi mantengono segreta la propria corrispondenza al rispettivo partner e ciò rende ancora più divertente la commedia. Infatti il personaggio del signor Matuschek , l’arrogante proprietario della cartoleria nella pellicola originale , scompare nel film della Ephron, che preferisce dare spazio ai conviventi dei due protagonisti.
In “C’è posta per te“ troviamo l’attore Greg Kinnear, che interpreta il fidanzato della protagonista. Entrambi non sono veramente innamorati l’uno dell’altro poiché la loro è più un’affinità culturale. Il personaggio di Greg Kinnear infatti è descritto come un giornalista, un intellettuale che ama stupire con grosse metafore e neologismi, un uomo dotato di una grande autostima e consapevole di essere investito del compito di difendere “il negozio dietro l’angolo“ dalle grinfie della “barbara capitalistica impresa” di Joe Fox. Patricia, la fidanzata di Joe Fox , è invece una donna isterica , un’editrice attratta più dal denaro di Joe Fox che dalla sua personalità. Lo scegliere quel tipo di donna è una protezione per Fox che, seguendo le orme paterne, sceglie donne frivole e poco profonde che già in partenza si presentano come non adatte a lui. Joe Fox sceglie quel genere di donna perché non vuole una relazione seria che rischierebbe di coinvolgerlo e di distrarlo dal suo lavoro. Il miliardario statunitense ironico e sicuro di sé non può che distaccarsi totalmente dal modesto impiegato della cartoleria di Budapest protagonista della pellicola originale. Il personaggio di Kathleen Kelly, una donna abituata a cavarsela da sola nella vita senza l’aiuto di nessuno e in cerca dell’amore descritto nei romanzi d’amore che ama tanto leggere non corrisponde all’immagine della donna burbera e fredda della Sullivan. La pellicola si rivelerà un successo e accrescerà la popolarità di entrambi i protagonisti. Meg Ryan fu nuovamente candidata al Golden Globe grazie a questa sua magistrale interpretazione, ma ancora una volta venne sconfitta, poiché il premio fu assegnato a Gwyneth Paltrow per il suo ruolo in “Shakespeare in Love“ .
“C’è posta per te“ è forse uno dei rari casi in cui il remake supera il film originale. La pellicola della Ephron diverte e commuove allo stesso tempo ed è uno di quei film che uno rivedrebbe sempre, perché capace di far sorridere e di infondere allo spettatore la speranza di trovare l’amore vero, anche quando uno meno se lo aspetta .
Sto recuperando la filmografia della Ryan, attrice preferita di mia sorella. Curioso come le candidature ai golden globe arrivino tutte da sceneggiature della ephron. Comunque dopo aver visto quasi tutti i suoi film , e questo devo ammettere che mi è piaciuto molto, sono arrivato alla conclusione che Meg Ryan fosse nient’altro che una eterna peter pan(a) e sinceramente non la trovo molto diverse da Tom Hanks caratterialmente. Da notare che i due nonostante fossero molto simili hanno avuti dal 2000 in poi carriere completamente diverse. Hollywood mi sa che sei leggermente maschilista!