Fiore gemello
Regia: Laura Luchetti; dram., Italia, 2018
Interpreti: Giorgio Colangeli, Aniello Arena, Fausto Verginelli, Anastasyia Bogach, Kalill Kone.
Ore 22.15, Rai 5, canale 23; durata: 95′
“Basim è un immigrato clandestino proveniente dalla Costa d’Avorio, Anna la figlia di un trafficante di migranti. In fuga, attraverso i paesaggi misteriosi e bellissimi della Sardegna, troveranno insieme, nell’amore l’uno per l’altra, la forza per camminare verso il futuro, senza più guardarsi alle spalle. Prima mondiale al Toronto International Film Festival, dove ha ricevuto la Menzione speciale del Premio FIPRESCI ed è stato candidato all’Eurimages Audentia Award”.
La location di Fiore Gemello è interamente la Sardegna, una terra talmente variegata e sorprendente, tra mare, montagne e paesaggi brulli da far sembrare che il film sia girato in tanti posti diversi.
Lei è una ragazzina inseguita dall’ispido e ossessivo Manfredi, trafficante di immigrati, e la vita l’ha portata a non riuscire più a pronunciare una sola parola; lui è un adolescente che fugge dalla Costa d’Avorio alla ricerca di una vita migliore e la chiacchiera non gli manca. Per conoscere il nome di lei, dovrà leggerlo sul suo zainetto. Sono giovani, luminosi, descritti in primissimi piani che ne rivelano la bellezza dei tratti e la delicatezza dello spirito, ma hanno già un passato di dolore scritto nello sguardo.
Il loro sarà un viaggio fisico ed interiore verso un riscatto, una vita diversa possibile.
Secondo le parole della regista, qui al suo secondo lungometraggio dopo Febbre da Fieno e il delizioso corto di animazione Sugarlove:
“l’idea di Fiore Gemello nasce da un racconto che mi è stato fatto tanti anni fa da una ragazza giovanissima che era scappata dall’Italia meridionale e da una famiglia violenta e aveva fatto un viaggio lunghissimo da sola. Mi sono sempre chiesta che coraggio ci vuole a scappare e a farlo soprattutto quando ti devi continuamente nascondere. Quando ho letto del fenomeno degli “immigrati fantasmi”, migliaia di migranti giovani che spariscono appena arrivano, mi è tornata in mente la storia di questa ragazzina e ho pensato di creare una narrazione che mettesse insieme queste due storie.”
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