Il regista russo Andrei Konchalovsky ha impiegato 8 anni prima di dare alla luce Il Peccato – Il furore di Michelangelo, un film, o meglio come ama lui stesso definirlo, una visione, che rappresenta liberamente, ma con attenzione alla veridicità biografica, alcuni momenti della vita del grande artista rinascimentale. Konchalovsky vuole rifarsi alla tradizione italiana del cinema neorealista e questa intenzione appare evidente fin dalle prime inquadrature; attori e comparse sono, quasi tutti, volti sconosciuti ma quel che nelle intenzioni del regista voleva essere l’elemento più convincente, produce un effetto straniante, soprattutto all’inizio del film.
Il pensiero va a Pasolini, in aiuto del quale però, se l’attore era preso dalla strada, intervenivano la grazia e la poesia del geniale intellettuale.
Il Peccato – Il Furore di Michelangelo risulta così un film che ha molti meriti e innegabile fascino, ma non riesce a coinvolgere completamente proprio a causa di questa ambizione mancata.
Il regista, pluripremiato a Venezia, Cannes e Berlino, riesce a mostrare un XVI secolo davvero inedito, perché realistico, ben lontano dai film in costume patinati e dai dipinti dell’epoca. Odori, sporcizie, deformità fisiche e bruttezze abbondano nelle inquadrature, esattamente come la bellezza inaspettata di paesaggi e giovani corpi.
Michelangelo Buonarroti, il protagonista, interpretato dall’attore Alberto Testone, sempre mal lavato, è un uomo dalle facoltà artistiche superiori, tutt’altro che degno di ammirazione: meschino, disonesto, invidioso, a tratti prodigo e a tratti avaro, pieno di paure e contraddizioni. La sua grandezza creativa è un dono che non lo rende migliore degli altri uomini, soltanto più esposto alle beghe, ai complotti e ai giochi di potere all’interno della Chiesa, quando il testimone passa dalla famiglia Della Rovere alla famiglia Medici. Per Michelangelo, già artista di fama, è difficile muoversi in questo ambiente, fatto di paranoie, pericoli reali, superstizioni e l’ombra costante di avvelenamenti e tradimenti.
La passione per Dante Alighieri lo guida in un viaggio che non ha più come unico scopo la sua sopravvivenza e quella della propria famiglia, ma è anche la ricerca di una trascendenza che possa redimere i peccati e dare un senso più alto alla vita. La spiritualità, il profondo senso del divino e al contempo la carnalità bestiale e la crudeltà dell’epoca sono vividamente descritte nel film, e proprio in virtù del nostro diverso modo di sentire ci consentono un tuffo a ritroso nel tempo. Michelangelo è un genio. Lui stesso, senza falsa modestia, se lo riconosce, soprattutto nel confronto con gli odiati amici-nemici che vede tutti come rivali (divertente la competizione con l’elegante cortigiano Raffaello) ma le sue opere non avvicinano di più l’uomo a Dio, come riusciva a fare La Divina Commedia– massima ambizione dell’arte di quel tempo – ma fanno anzi venire in mente pensieri peccaminosi. Tormentato, contraddittorio, perennemente sgualcito e insonne, Michelangelo è un uomo che cerca.
Presentato alla Festa del Cinema di Roma, prodotto da Andrei Konchalovsky Studios, Jean Vigo Italia e Rai Cinema, e distribuito in Italia da 01 Distribution, Il Peccato – Il Furore di Michelangelo è interamente girato in Italia, in particolare nelle cave delle Alpi Apuane.
La ricostruzione storica è merito delle consulenze dello scrittore Costantino Paolicchi, dell’architetto e restauratore Antonio Forcellino, tra i massimi esperti dell’artista, dell’etnoantropologo Alessandro Simonicca, mentre le musiche e i suoni del tempo, sono stati curati dallo storico Andrea Baldinotti e da Donato Pirovano, noto dantista.
La complessa personalità dell’artista, nonostante le sue debolezze e difetti, anzi proprio per questi, viene resa sullo schermo in modo profondamente umano, e così la ricerca personale di Michelangelo diventa anche la nostra, perché, per citare le parole di Konchalovsky: “la nostra esistenza è fatta di tanti livelli, alcuni di questi livelli non ci sono noti ed è lì che si trova Dio.”
Il film è disponibile sulla piattaoforma RaiPlay al seguente indirizzo:
https://www.raiplay.it/video/2021/12/Il-peccato—Il-furore-di-Michelangelo-6c07e17c-5f67-44f3-9438-fe6bb066cbb6.html
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