Vince come miglior documentario al TEKKA International Film Festival di Singapore 2022 “L’Incanto e la Delizia” di Francesco Zarzana. Un premio prestigioso in uno dei festival internazionali più rappresentativi è stato assegnato ad una firma artistica poliedrica ed eclettica del nostro Paese come quella di Francesco Zarzana.
Francesco Zarzana, è giornalista, scrittore, drammaturgo e regista. E’ presidente dell’associazione culturale Progettarte di Modena e fondatore e curatore del Buk Festival della Piccola e Media Editoria. Per il teatro ha scritto La grande volata (2007), Con buona pace(2008), Il fuoco di Hanifa(2010), La Città di Plastica(2012), Conciliare stanca(2013), Autobiografia di una donna qualunque(2014), Malafemmina (2015), Maguy – La prison des inconnues(in lingua francese 2015), In A Better World(in lingua inglese 2016). Ha pubblicato diversi libri tra i quali La scure su Davide. Le leggi razziali del 1938 (2005), Il Pascolo dei Cammelli(2006), Il cimitero dei pazzi. I quattromila dimenticati di Cadillac sur Garonne(2010), L’ultima bracciata (2012), Milesker – scoprire la cultura del paese basco francese (2014), Ma che calcio dici (2014), Sguardi liberi(2015), Iscariota (2020), Charlotte(2021). Autore del docu-film presente al festival del cinema di Cannes nel 2016 Tra le onde nel cielo che racconta la tragedia dimenticata della Nazionale Italiana di Nuoto perita nei cieli di Brema nel 1966. E’ del 2018 Vorrei dire ai giovani…Gina Borellini: un’eredità di tutti, un docu-film sulla vita di una delle madri della Repubblica. Sul tema della violenza sulle donne scrive e dirige nel 2020 Conciliare stanca premiato al GIMFA – Gralha International Monthly Film Awards 2021 di Curitiba.
L’attenzione di Zarzana si posa, dunque, nel 2020 sulla realizzazione di un docu-film nel Palazzo Ducale di Sassuolo, residenza estiva dei Duchi D’Este.
Per volere del duca Francesco I d’Este, che nel 1634 incarica l’architetto Bartolomeo Avanzini, consigliatogli dal Bernini, di trasformare l’antico castello di famiglia in una moderna dimora extraurbana per la corte, il Palazzo è una delle testimonianze di opera barocca del nostro patrimonio artistico e culturale: affreschi, decorazioni a stucco, sculture e fontane rievocano le raffinate atmosfere eterne di questa “delizia”.
Il docu-film, si focalizza in apertura, proprio sulle suggestioni storico-artistiche del Palazzo Ducale, partendo dagli esterni del Parco Ducale con immagini in panoramica dall’alto, sino alla facciata frontale e laterale con i primi piani e i dettagli sulle sontuose statue della facciata principale e nel cortile centrale con la sua suggestiva fontana. L’ingresso nel palazzo accoglie lo spettatore sullo Scalone d’Onore, proseguendo nella Galleria di Bacco e nel Salone delle Guardie, nella Camera della Fede Maritale, il Camerino dell’Innocenza e la Camera di Giove. I dialoghi innervano la parte centrale del racconto, intervallati dalla voce narrante, scoprendo la giovane duchessa Maria Farnese, la sua devozione per il marito, il suo ruolo per la gestione degli affari del Ducato in assenza del Duca e per il consolidamento della dinastia estense. Ma la duchessa avverte che la sua giovane vita potrebbe concludersi rapidamente e per questa ragione esorta la sorella Vittoria a prendere in futuro il suo posto al fianco del Duca Francesco I.
Perché Zarzana decide di scrivere e di girare “L’incanto e la Delizia” sulla nascita del Palazzo Ducale e sulle vicende ad esso legate nella vita di Francesco I e su due delle tre mogli?
L’autore risponde a questa domanda, affermando di aver trovato ispirazione in un periodo drammatico della nostra storia recente, ed esattamente in quel 2020 che ha visto lo stravolgere della vita di ogni individuo del pianeta, dovuto al covid 19. La sua voglia di provare a seguire il filo della propria creatività, nonostante le difficoltà oggettive legate alla produzione di un film in un tempo difficile sotto ogni punto di vista, è stata tenace, poiché sostenuta dalla volontà di realizzare e diffondere quella bellezza che è seme di speranza. Il riconoscimento internazionale che ne consegue e che lo annovera come vincitore del Tekka Film International di Singapore è una gioia che porta con sé il sapore della fiducia e della rinascita.
Il collegamento storico alla ristrutturazione del Palazzo Ducale che avvenne per volere di Francesco I D’Este all’indomani della peste che si abbatté su Modena, è diretto; in fondo, quel filo che Zarzana non ha voluto spezzare è la linea continua tra passato e futuro, tra sgomento e silenzio, tra raccoglimento e azione che giunge prima o poi a “incanto e delizia”.
“L’incanto e la delizia” – 2021
Soggetto, sceneggiatura e regia: Francesco Zarzana
Personaggi e interpreti:
Duchessa Maria Farnese d’Este: Katia Greco (Il commissario Montalbano)
Duca Francesco I D’Este: Ivan Castiglione (Gomorra, La paranza dei bambini)
Vittoria Farnese D’Este: Carmen Di Marzo (I bastardi di Pizzofalcone).
Voce narrante: Federica Quaglieri
Musica: Alessandra Drusian e Fabio Ricci, aka Jalisse
Durata: 45 minuti
Produzione: Progettarte e Comune di Sassuolo
Distribuzione: Festivaliera Premiere Film
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