Fantasma d’amore di Dino Risi non è uno dei film più apprezzati del regista milanese, eppure, per gli amanti del genere gotico e romantico, si tratta di una storia di fantasmi densa di fascino e suggestione, avvalorata dalle interpretazioni dei grandi Marcello Mastroianni e Romy Schneider. Per l’attrice dallo sguardo seducente e malinconio, all’epoca 44 enne, fu l’ultima apparizione, pochi mesi prima di morire.
L’ambientazione è una città di provincia, Pavia, avvolta in nebbie malinconiche, portali che si aprono su una realtà magica e spettrale, fatta di amori appassionati, eccessi e delitti, nella quale il tempo non esiste, e che si contrappone al mondo di convenzioni borghesi del protagonista e di sua moglie: prevedibili, noiosi, agiati, abitudinari, avviati verso una vecchiaia precoce.
Ma, come in un racconto di Dino Buzzati, ecco che, persino nella vita di un commercialista, irrompe all’improvviso il fantastico, l’imprevisto, che stravolge ogni cosa.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di successo di Milo Milani – chiamato appunto “lo scrittore di Pavia” – nel quale il protagonista, Nino Monti (Marcello Mastroianni), incontra in autobus una donna amata nella giovinezza, Anna Brigatti (Romy Schneider), malata e sfiorita al punto da risultargli irriconoscibile. Proprio in quel momento in una strada vicina alla fermata del bus, avviene un atroce delitto, una portinaia – che si saprà dedita ad aborti clandestini – viene sgozzata. Parlando in seguito dell’incontro con Anna, conoscenza comune, ad un amico dottore, Nino viene a sapere che essa, dopo essersi sposata, è morta da anni di cancro, e che lui stesso l’ha curata inutilmente.
Il film è fedele al romanzo, ma rende la figura di Anna più un’ossessione che un vero spettro, come avrebbe invece voluto Milani, l’autore del libro, che si limitò a fare questo unico appunto al film di Risi, apprezzandolo molto.
Nino, durante un viaggio a Sondrio, rivede Anna, che stavolta gli appare bellissima come negli anni in cui si sono amati e i due si danno un appuntamento sulla rive del Ticino, dove erano soliti incontrarsi. Anna ha però ha un incidente e scompare nelle acque del fiume. L’uomo è confuso, in preda al senso di colpa, incapace di distinguere la realtà dalle strane manifestazioni che lo coinvolgono, e che riescono a fare emergere di nuovo in lui quella passione mai sopita, quell’amore immenso e dimenticato, che era stato sopraffatto dai casi banali e talvolta sordidi della vita.
Per paradosso calcolato, il fantasma di Anna, morta, è l’unica cosa viva nell’esistenza spenta e trascinata di Nino Monti e riporta in essa, con tutto il suo carico di ricordi dolorosi o dolci, la vitalità della passione amorosa, la fede in un universo retto da leggi insondabili e fantastiche, nel quale morte e vita si fondono, il tempo perde di significato e l’unica forza che ha un autentico valore e che rimane, è la potenza del sentimento.
l film si avvale delle musiche composte da Riz Ortolani, che per l’occasione chiamò Benny Goodman, re dello swing, che venne appositamente a Roma e incise col suo clarinetto la colonna sonora.
Fantasma d’Amore si inserisce in una breve ma significativa vena del regista, che amò la trasposizione di romanzi (Giovanni Arpino, Piero Chiara, Milo Milani), durante alla metà degli anni Settanta, descrivendo un universo narrativo decadente e malinconico con Anima persa (1977), La stanza del vescovo (1977) ed infine Fantasma d’amore: un film sottovalutato e degno di essere riscoperto, avvolto, come in una nebbia, da un fascino misterioso e fatale che lega la storia ai suoi protagonisti e che, sogno o un incubo ad occhi aperti, non si fa dimenticare.
E’ possibile vedere interamente il film in streaming gratuito dal sito di Raiplay riportato qui sotto:
https://www.raiplay.it/video/2016/12/Fantasma-d-amore-59adf5be-73fb-4cbf-b847-e8dd92da8120.html
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