La profezia dell’armadillo
Regia: Emanuele Scaringi; commedia, Italia 2018
Interpreti: Simone Liberati, Pietro Castellitto, Valerio Aprea, Laura Morante, Sofia Staderini,
Claudia Pandolfi, Adriano Panatta
Lunedì 21 marzo, ore 22.15, Rai 5, canale 23; durata: 99′
Presentato in anteprima in concorso alla 75ª Mostra d’arte cinematografica di Venezia, La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi è un adattamento dell’omonima storia a fumetti autobiografica pubblicata nel 2011 da Zerocalcare, il giovane fumettista italiano nato in provincia di Arezzo, ma di origini francesi da parte di madre, il cui vero nome è Michele Rech.
Zero (Simone Liberati) è un disegnatore romano del quartiere di Rebibbia, senza un impiego fisso, che vive di lavoretti saltuari tra cui impartire ripetizioni a uno studente della scuola media. Ogni volta che rientra a casa, Zero si intrattiene in improbabili conversazioni con un armadillo (Valerio Aprea) che altro non è che la sua recondita coscienza critica di emarginato. La notizia della morte per anoressia di una ex compagna di scuola e suo primo amore adolescenziale, rappresenta un punto di svolta nell’esistenza incerta di Zero. Dopo aver preso parte alla commemorazione funebre della povera Camille (Sofia Staderini), a Tolosa, il protagonista prende in pugno la propria vita con fermezza e inizia un lavoro stabile come disegnatore.
Parlando del difficile lavoro di trasposizione sul grande schermo di un fumetto di successo (ad oggi, circa duecentomila copie vendute), il regista ha dichiarato in un’intervista: “É stato sicuramente arduo, ci sono stati tanti elementi da prendere in considerazione, è stato un lavoro diverso dall’adattare un fumetto di supereroi. La storia racconta la vita di Michele e credo che il
motivo conduttore, anche del fumetto stesso, sia questa elaborazione del lutto con un tono da commedia”.
Valerio Aprea, che nel film interpreta l’armadillo, ha detto a proposito del suo insolito personaggio: “Esiste davvero, è proprio il nostro io autentico, senza quella formattazione che riceviamo dalla nascita in poi… esiste, sta là, e a volte nella vita ti ritrovi a seguirlo senza aver ipotizzato un’eventualità del genere”.
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