Mancino Naturale si svolge in un quartiere popolare di Latina ed è la storia di Isabella (Claudia Gerini), madre vedova di quarant’anni e di suo figlio Paolo (Alessio Perinelli) di dodici anni, giovane e talentuoso calciatore in erba. La donna, pur di fare emergere il bambino nello spietato mondo calcistico e farlo notare dai talent scout più importanti del momento, cade nella trappola di un inesorabile pescecane, Marcello D’apporto (Massimo Ranieri), che lo costringe ad andare oltre le sue reali possibilità. Ma dietro questa sua caparbietà, Isabella si troverà ad interfacciarsi con un passato che riaffiora e a farci i conti…
Grida di bambini, il rumore di un pallone calciato. Inizia così il dramedy Mancino Naturale di Salvatore Allocca. Il suono, un istante prima che la macchina da presa regali la sua prima immagine, attira l’attenzione su qualcosa di straordinariamente normale, quotidiano: un campo da calcio imperfetto, che fa da tappeto ad uno sfondo di palazzi in un quartiere popolare di Latina. Lì dove vivono autenticità e genuinità, ma anche una sofferenza quasi inconsapevole nei confronti della vita; quella voglia di riscattarsi da un’esistenza anonima, monotona e quella rabbia per un destino forse non voluto, ai margini dell’esistenza. Gli occhi della protagonista, duri e testardi, ma con quell’ardore di bruciante speranza che contraddistinguono il personaggio di Isabella, obbligano a riflettere e a far prendere coscienza di queste contraddizioni.
E sì che Claudia Gerini è nota per le sue naturali doti trasformiste, il saper passare da ruoli leggeri e frivoli come la coatta Jessica in Viaggi di nozze di Carlo Verdone, per poi interpretare un personaggio più impegnativo, come quello in Tapirulan, diretto da lei stessa, nel ruolo di Emma.
Ma qui in Mancino Naturale accoglie il pubblico con una straordinaria, semplice e dolorosa normalità; una quotidianità che inesorabilmente fa scuotere la testa e porta lo spettatore a riflettere su una società liquida, che ci vuole vincenti ad ogni costo, come se l’accettabilità sociale dipendesse da questo. Vivere o soccombere, questa è la regola, Marcello D’apporto (Massimo Ranieri) parla chiaro: poche battute le sue, ma nette, centrali, essenziali e poco importa se i sogni di un bambino non coincidono con ciò che sogna l’adulto. Ogni espressione di Paolo ne dà tacita conferma; quel grido di protesta inespresso che antepone i desideri e i sogni di grandiosità della propria madre rispetto ai suoi. Allocca mette il pubblico non tanto davanti ad uno schermo, quanto ad uno specchio, dove compaiono immagini mentali, invitando chi assiste ad una potente introspezione sul passato, presente e futuro.
Il regista
Salvatore Allocca è regista, produttore e sceneggiatore romano. Con il suo primo cortometraggio Crackers, nel 2006, vince il premio alla Festa del Cinema di Roma come miglior film nella categoria Cinema Avvenire. Nel 2011 esce il suo primo lungometraggio Come trovare nel modo giusto, l’uomo sbagliato, distribuito dalla 20th Century Fox. Nel 2017 è in concorso al Bari International Film Festival con il film Taranta on the road. Nel 2018 vince il premio per la miglior regia alla 75 Mostra D’arte Cinematografica di Venezia, con il cortometraggio La gita.
La parola ai protagonisti
In sede di conferenza stampa, tenutasi alla Casa del Cinema a Villa Borghese a Roma e alla quale erano presenti Claudia Gerini (Isabella), Francesco Colella (Fabrizio), il piccolo Alessio Perinelli (Paolo) e il regista stesso, sono stati toccati molteplici temi, che hanno spaziato dalla scelta del cast fino a toccare gli aspetti più interiori ed emotivi della pellicola.
Salvatore Allocca alla domanda postagli su come fosse nato il film e che messaggio voglia trasmettere, risponde: “Il film vuole raccontare un pezzo di realtà.Vuole parlare di un mondo complicato come quello del calcio, perché è una storia che si sente tutti i giorni, soprattutto in un Paese dove i bambini giocano quasi tutti a pallone”.
Parlando del cast e la sua relativa scelta, continua: “Il cast è un insieme intonato, cioè vuol dire che gli attori sono l’orchestra e il direttore d’orchestra è il regista, produttore, sceneggiatore, ma gli strumenti sono la vera forza per far funzionare un concerto, quindi gli attori sono alla base di un film; è importante la sceneggiatura quindi, ma la scelta di chi ne fa parte è fondamentale. Per quanto riguarda la scelta di Alessio (Paolo), mi hanno colpito soprattutto la sua autenticità e la sua malinconia”.
È stato chiesto a Claudia Gerini cosa pensa dell’approccio di un genitore che voglia spingere il figlio/a, in un mondo così competitivo come quello del calcio o dello spettacolo: “in generale, premere per un personale riscatto, ossia che riguardi più se stessi piuttosto che i veri desideri di un figlio è un’imposizione, uno schivare le vere inclinazioni naturali”.
Ascoltiamo poi il punto di vista dell’attore Francesco Colella sul film: “E’ stata un’esperienza vera un’ atmosfera serena , sotto lo sguardo attento di Allocca; il mio ruolo è stato semplice da interpretare con a fianco la travolgente vitalità di Claudia Gerini, così come con Alessio, che porta un mistero dietro il suo sguardo e i suoi silenzi. Sono stato sorpreso anche della bellezza del ruolo di Marcello D’apporto, interpretato da Massimo Ranieri, in cui si sente un’amarezza di un impostore, quasi dispiaciuto nell’ingannare”.
Viene fatto intervenire il piccolo Alessio Perinelli e gli si chiede che esperienza è stata la sua, visto che si trattava della prima volta su un set: “È stata una bella esperienza, un po’ stancante, vedremo se continuerà”.
Data di uscita: 31 marzo 2022
Genere: Commedia, Drammatico
Anno: 2022
Regia: Salvatore Allocca
Attori: Claudia Gerini, Francesco Colella, Alessio Perinelli, Katia Ricciarelli, Massimo Ranieri, Francesca De Martini, Stefano Scandaletti, Alessio Vassallo, Alessandro Bressanello, Federico Tocci
Paese: Italia
Durata: 107 min
Distribuzione: Adler Entertainment
Sceneggiatura: Salvatore Allocca, Emiliano Corapi, Massimo De Angelis, Simone Lenzi
Fotografia: Francesco Di Pierro
Montaggio: Lorenzo Peluso
Musiche: Francesco Cerasi
Produzione: Emma Film
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