5 è il numero perfetto
Regia: Igor Tuveri (in arte Igort); noir, Italia/Belgio/Francia 2019
Interpreti: Toni Servillo, Carlo Buccirosso, Valeria Golino, Lorenzo Lancellotti, Vincenzo Nemolato, Iaia Forte, Mimmo Borrelli, Nello Mascia, Angelo Curti
Lunedì 2 maggio, ore 22.15, Rai 5, canale 23; durata: 100′
Napoli, anni Settanta. Peppino Lo Cicero (Toni Servillo) è un sicario della camorra in pensione, legato alle regole d’onore della vecchia guapperia ormai al tramonto. Anche suo figlio Nino (Lorenzo Lancellotti) ha intrapreso una promettente carriera nelle gerarchie della criminalità organizzata. Quando il giovane viene ucciso in un agguato, per suo padre l’unica strada percorribile è quella della vendetta: un’impresa che lo vede rimettersi pericolosamente in gioco ma che è anche l’occasione per cominciare una nuova vita. Al suo fianco ci saranno l’amico guappo Totò o’ Macellaio (Carlo Buccirosso) e la fedele amante Rita (Valeria Golino).
Tratto dall’omonima graphic novel del regista e suddiviso in cinque capitoli (1. Lacreme napulitane; 2. La settimana enigmatica; 3. Guapparia; 4. Il sorriso della morte; 5. 5 è il numero perfetto), il film si è aggiudicato diversi riconoscimenti tra cui il David di Donatello alla miglior attrice non protagonista Valeria Golino.
Si tratta di un noir con contaminazioni western ambientato in una Napoli notturna e visionaria, un film decisamente anti-realistico, il cui linguaggio visivo nonché la caratterizzazione dei personaggi richiamano almeno in parte gli schemi narrativi del fumetto. La storia, del resto, come abbiamo detto deriva proprio da un fumetto di successo dello stesso Igort.
Parlando del rapporto tra la graphic novel (ristampata più volte e tradotta in molti paesi) e la sua trasposizione cinematografica, in un’intervista Igort ha dichiarato: “Nei fumetti il controllo è totale, i personaggi non discutono e tutto segue il filo della storia. I personaggi di carta sono sempre d’accordo con il loro autore, ma quando lavori con attori in carne e ossa il lavoro diventa sorprendente ed emozionante”. Importante è stato anche il lavoro sull’immagine fotografica, raggiungendo una perfetta intesa con il direttore della fotografia danese Nicolai Brüel, “che ha osato moltissimo con l’uso di tagli, ombre che scolpiscono i personaggi e le scene, controluci, addirittura silhouette. Inoltre la musica originale di D-Ross e Startuffo è un’armonia del contrappunto che avvolge le scene e con cui entra in dialogo perfettamente” (https://www.afnews.info/wordpress/2019/09/11/5-e-il-numero-perfetto-una-recensione-intervista-veneziana-di-paola-bristot-sul-debutto-cinematografico-di-igort/).
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