Ride
Regia: Valerio Mastandrea
Interpreti: Chiara Martegiani, Arturo Marchetti, Renato Carpentieri, Stefano Dionisi, Milena Vukotic, Mattia Stramazzi, Walter Toschi.
Genere: Drammatico, Italia, 2018
Lunedì 20 giugno, ore 22:15, Rai 5, Canale 23, durata 95′
Una domenica di Maggio, a casa di Carolina si contano le ore. Ne mancano solo 24 al giorno in cui bisognerà aderire pubblicamente alla commozione collettiva che ha travolto una piccola comunità sul mare, a pochi chilometri dalla capitale. Se n’è andato Mauro Secondari, un giovane operaio caduto nella fabbrica in cui, da quelle parti, hanno transitato almeno tre generazioni. E da sette giorni Carolina è rimasta sola, con un figlio di dieci anni, e con la sua fatica immensa a sprofondare nel dolore per la perdita dell’amore della sua vita. Manca un giorno solo al funerale dove tutti si aspetteranno una giovane vedova devastata che sviene ogni due minuti. Come fare a non deludere tutta quella gente? E soprattutto come fare a non deludere se stessa? IN CONCORSO AL 36° TORINO FILM FESTIVAL (2018). NASTRO D’ARGENTO 2019: MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE, PREMIO GUGLIELMO BIRAGHI.
“Ama i suoi personaggi Valerio Mastandrea, che esordisce al lungometraggio con Ride a tredici anni di distanza dal corto Trevirgolaottantasette. Ama i suoi personaggi Valerio Mastandrea, e sembra giusto partire proprio da questo dettaglio per affrontare un’opera che altrimenti correrebbe il rischio di apparire confusa, a tratti indistinta. Si potrà forse dare per scontato un dato simile, ma in realtà non sono molti gli esordi italiani di quest’ultimo decennio in cui sia stato possibile riscontrare un rapporto così stretto, quasi febbrile, tra lo sguardo del regista e i personaggi che si muovono in scena, occupandola e smuovendola. (…)
Il riscatto avviene proprio con il già citato amore di Mastandrea per i suoi personaggi, sul quale si apriva questa breve disamina. Lo sguardo addolcito del regista mentre fissa donne, uomini e bambini per cui nutre una naturale empatia – scelta di campo che è a suo modo politica nel senso più ampio del termine –, quel suo tenersi sempre alla giusta distanza senza però irrigidirsi di fronte all’umano e alle sue debolezze è l’aspetto più prezioso di Ride, quello da cui probabilmente Mastandrea dovrà ripartire se deciderà di confrontarsi una volta di più con la messa in scena. Perché si tratta di una dote non comune, e sarebbe un peccato vederla sottoutilizzata o sprecata”. (Raffaele Meale da Qinland)
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